Affittopoli a Milano: spuntano i primi nomi, onorevoli, ex assessori e consiglieri

Pubblicato il 17 Febbraio 2011 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA

Arrivano i primi nomi tra gli inquilini del Pat (Pio Albergo Trivulzio), al centro dell’affittopoli milanese. Ci sono ex segretari di partito, onorevoli, ex assessori e consiglieri comunali, in una girandola di nomi che comprende figli, parenti ingombranti e amici dei potenti. Le case di pregio della Baggina continuano ad essere affittate a prezzi stracciati ai soliti noti, nelle pieghe di criteri per le assegnazioni che lasciano troppi margini alla discrezionalità e che le opposizioni in Comune e in Regione sintetizzano appunto con la parola affittopoli. Per l’elenco completo dei nomi clicca qui.

Era il 17 febbraio 1992. I carabinieri piombarono al Pat nell’ufficio del presidente Mario Chiesa e per la Prima Repubblica fu l’inizio della fine. Sono passati vent’anni e molte cose sono cambiate. Ma non tutte, evidentemente. Di certo il 17 febbraio non è una data fortunata per il Pio Albergo Trivulzio. E di certo non è passata di moda l’abitudine di disporre del patrimonio pubblico per far piacere a qualcuno. Oggi come allora. Nello storico feudo nato nel 1771 per aprire le porte ai poveri.

Sono più di mille gli alloggi del Pio Albergo in città, ma è sufficiente esaminarne alcuni per capire che l’identità degli affittuari da salvaguardare dalla “morbosità del pubblico” (parole di Trabucchi) non è quella del cittadino qualunque. In via Santa Marta 15 spicca un contratto intestato dal 2003 al consigliere comunale del Pdl Guido Manca, ex assessore alla Sicurezza del centrodestra e presidente di Metroweb: canone di 5015 euro annui per 70 metri quadrati lordi.

Nello stesso palazzo ha trovato casa, sempre dalla stessa data, il nipote di Francesco Cossiga, Piero Testoni, parlamentare del Pdl eletto in Sardegna. Il suo affitto è un po’ più caro: 8.438 euro per un’abitazione di 83 metri quadrati. Entrambi i contratti sono scaduti nel 2008, ma non risultano oggetto di nuovo bando. E per i contratti scaduti il Pat ha fatto sapere che è stata concordata la proroga con i sindacati con un aumento medio del 30 per cento. Un appartamento di 45 metri in via Paolo Bassi 22 è stato invece destinato dai vertici della Baggina a un tal Alessandro Manca, forse però è solo un omonimo del figlio di Guido. Canone: 1.644 euro.

Ma l’elenco dei politici o dei loro parenti non finisce qui. In via Moscova 25 vive in una casa di 128 metri quadrati per un affitto di 5.655 euro all’anno Luciano Buonocore, politico di lungo corso, co-fondatore del Pdl dove ha portato in dote la Destra Libertaria di cui era segretario. Attualmente è presidente del consiglio comunale di Peschiera Borromeo. Il suo contratto d’affitto scadrà nel 2013. Lo stabile di corso di Porta Romana 116 ha aperto invece le porte, nel 2002, a Domenico Lo Jucco. Contratto scaduto nel 2009: per 121 metri quadrati un canone annuo di 10.242 euro. Lo Jucco, gavetta in Publitalia al fianco di Marcello dell’Utri, è stato tra i fondatori di Forza Italia e del partito azzurro è stato anche tesoriere.