Anna Rosa Tarantino, morta per strada perché usata come scudo nella sparatoria

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Dicembre 2017 - 11:30 OLTRE 6 MESI FA
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Il luogo della sparatoria in cui è stata uccisa Anna Rosa Tarantino a Bitonto (foto Ansa)

BITONTO – Stava andando probabilmente a fare la spesa, è stata uccisa perché usata come “scudo” durante una sparatoria. La donna di 84 anni, Anna Rosa Tarantino, uccisa a Bitonto durante un agguato avvenuto per le strade del centro storico potrebbe essere stata utilizzata come scudo dall’obiettivo dei sicari, probabilmente il giovane di 20 anni, Giuseppe Casadibari, con precedenti penali, rimasto ferito ed ora ricoverato al policlinico di Bari. La circostanza, scrive l’Ansa, al momento non viene confermata dagli investigatori. Sembrerebbe inoltre che la donna, contrariamente a quanto si era saputo in un primo momento, sarebbe stata raggiunta da più colpi di arma da fuoco.

L’agguato per strada.

Un’anziana, di 84 anni, è morta ed un giovane è rimasto ferito con colpi di arma da fuoco sparati in strada da una o più persone non ancora identificate, tra Porta Robustina e via dei Martiri, nel centro storico di Bitonto, vicino Bari.

Il giovane ferito ha 20 anni ed ha precedenti penali per vari reati, tra cui lo spaccio di droga, e pare legato ad un caln locale. Non si esclude che probabilmente fosse proprio lui il bersaglio dell’agguato, in cui è stata ferita l’anziana che poi è morta in ambulanza poco prima dell’arrivo nell’ospedale San Paolo di Bari.

Gli spari intimidatori contro una casa.

Poco prima dell’agguato avvenuto nel centro storico di Bitonto, altri colpi di arma da fuoco sarebbero stati sparati contro l’abitazione di un presunto esponente della criminalità bitontina, in via Pertini. Inoltre, dopo circa 20 minuti dall’agguato avvenuto tra Porta Robustina e via dei Martiri, è stato poi inspiegabilmente ucciso, a colpi di pistola, un cane: l’episodio è avvenuto nei pressi della stazione dei carabinieri, in un quartiere ad alta densità di case popolari e dove risiedono esponenti di un altro clan. Sui due episodi indagano i carabinieri che dovranno appurare se siano collegati ai fatti di sangue avvenuti nel centro storico.