TREVISO – Solo a quattordici anni, quando il sacerdote ha chiesto ai cresimandi di descrivere in un breve tema la loro infanzia, ha avuto il coraggio di raccontare quello che le era successo per tre anni, da quando di anni ne aveva sei fino a quando ne aveva compiuti nove: violenze sessuali ripetute da parte dello zio trentenne, fratello della madre.
Il sacerdote che ha letto il tema ne ha subito parlato con il vescovo e ha denunciato l’episodio alle forze dell’ordine. E oggi, giovedì primo dicembre, lo zio della ragazzina, che adesso ha sedici anni, è finito in tribunale davanti al giudice con l’accusa di violenza sessuale aggravata. In aula erano presenti anche i primi testimoni, tra cui la madre della vittima e sorella dell’imputato, una maestra con cui la bambina si sarebbe confidata e il parroco che ha portato alla luce l’inferno della bambina.
Secondo quanto scrive il quotidiano online FanPage,
la vittima avrebbe avuto il primo rapporto sessuale completo con lo zio quando di anni ne aveva appena 6. Abusi che sarebbero continuati, secondo quanto sostenuto dalla Procura di Treviso, fino a quando la bimba non ha compiuto 9 anni.
Lo zio imputato ha sempre negato e respinto le accuse, tanto da non optare per alcun rito alternativo al processo. I genitori della ragazzina si sono costituiti parte civile.