ORISTANO – Molto taciturno e piuttosto “passivo”: così appare Cesare Battisti in quella che è stata la sua seconda giornata nel carcere di Oristano.
Al momento non ha fatto richiesta per avere libri né alcun altra richiesta particolare. Finora ha consumato i pasti regolarmente e ha usufruito dell’ora d’aria, che non può condividere però con altri detenuti dal momento che è in isolamento diurno, misura che sarà applicata per sei mesi. Ha dormito diverse ore e ha sempre mantenuto, fino a questo momento, un atteggiamento tranquillo, quasi passivo.
La cattura e il rientro in Italia di Battisti ha intanto riacceso i riflettori sulle liste dei soggetti che hanno evitato il carcere fuggendo all’estero e godendo di appoggi e coperture politiche. Per quanto riguarda gli ex terroristi, la volontà politica del governo è chiara: riportarli in Italia perché scontino la pena.
“Abbiamo forze dell’ordine e intelligence al lavoro non solo in Francia, ma anche in Sud America, quindi se diciamo qualcosa lo facciamo con cognizione di causa: speriamo in una collaborazione attiva e leale”, dichiara il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, citando i due paesi in cui c’è la quota maggiore di ricercati.
“Se Salvini ha dei fascicoli sui latitanti ce li dia e saranno esaminati dalla giustizia, caso per caso. Con uno spirito di responsabilità e tenendo sempre a mente quanto sono stati dolorosi per l’Italia gli anni di piombo”, afferma la ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau.