ROMA – E’ bufera sul ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per un video-show pubblicato sulla sua pagina Facebook che ripercorre le fasi dell’arrivo di Cesare Battisti in Italia. Video che sta creando imbarazzo tra i poliziotti perché mostrerebbe il volto di agenti che non dovrebbero mai apparire. In particolare diversi organi di stampa hanno notato il comportamento di un agente che, accorgendosi della telecamera puntata verso di lui, si copre il volto con una sciarpa. L’ipotesi è che si trattasse di un agente sotto copertura.
La Camera Penale di Roma ha quindi annunciato che presenterà un esposto in Procura contro il ministro. Nel filmato, tra l’altro sono riprese anche le procedure di fotosegnalamento effettuate negli uffici della Questura della Capitale e quelle relative alle impronte digitali.
Il video incriminato continua, intanto, a suscitare polemiche. Sul caso hanno preso posizione sia il vice presidente del Csm, David Ermini, sebbene parlando a titolo personale (“Io non l’avrei mai fatto”), sia il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma. Anche i componenti togati di Area al Csm hanno fatto sentire la loro voce in un comunicato in cui affermano che quanto accaduto all’aeroporto di Ciampino con l’arrivo di Battisti, a partire dall’esibizione pubblica del detenuto fino alla scelta di “farne addirittura un video”, “esprime tristemente un’idea primitiva di giustizia, indifferente al rispetto della dignità umana”.
Critiche sono arrivate infine da diversi esponenti politici, specialmente dal Pd. La vicepresidente del Senato Anna Rossomando ha depositato un’interrogazione in cui si chiede se gli stessi agenti penitenziari ripresi nel video non siano ora “esposti a rischi per la loro sicurezza e incolumità”. Per Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera, “il video riporta al Medioevo”. Per l’ex sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri (Pd) si è trattato di “una strumentalizzazione grossolana”. La deputata Pd Alessia Morani annuncia che anche lei presenterà un esposto. Mentre Roberto Speranza, coordinatore di Mdp, invita Bonafede a dimettersi.
Il Garante Palma ricorda che le norme, nel rispetto della Costituzione, prevedono che si adottino “le opportune cautele per proteggere dalla curiosità del pubblico e da ogni specie di pubblicità”. E confida che “si provvederà a rimuovere” il video, pubblicato anche “sulla rivista online ministeriale”. Palma mette in guardia rispetto a “frasi e immagini che puntano ad acquisire consenso attraverso un linguaggio estraneo a quello della Costituzione e finiscono per consolidare una cultura di disgregazione sociale e di tensione”. Tra le frasi ne cita una, “marcire in galera”, cara al ministro Salvini. Tanto cara che l’ha ripetuta anche oggi proprio a Oristano che ospita il carcere in cui è rinchiuso Cesare Battisti. “Dopo aver bevuto champagne a Rio de Janeiro – ha detto il leader della Lega – un terrorista come Battisti si trova in galera, dove deve marcire”.