Chiara Gualzetti, il killer sorpreso: “Non moriva mai”. Lei ha tentato di difendersi strappandogli i capelli

di Alberto Francavilla
Pubblicato il 1 Luglio 2021 - 13:26 OLTRE 6 MESI FA
Chiara Gualzetti, il killer sorpreso: "Non moriva mai". Lei ha tentato di difendersi strappandogli i capelli

Chiara Gualzetti, il killer sorpreso: “Non moriva mai”. Lei ha tentato di difendersi strappandogli i capelli (Foto d’archivio Ansa)

Il killer di Chiara Gualzetti è rimasto stupito dalla restistenza della ragazza: “Non moriva mai”. E’ il particolare emerso dalla confessione del ragazzo che ha ucciso la ragazzina a Monteveglio (Bologna). Assassino che continua a parlare di demoni, come se fosse il protagonista della sua serie tv preferita, Lucifer.

Intanto, dall’autopsia sul corpo di Chiara è trapelato un nuovo particolare. Sulle mani di lei c’erano i capelli del suo assassino. Dunque, Chiara è morta cercando di difendersi.

Chiara Gualzetti, la confessione del killer: “Non moriva mai”

Il Corriere della Sera riporta le parole che il ragazzo avrebbe pronunciato durante la confessione. “Non moriva, la sua resistenza mi ha stupito”. Anzi, per l’esattezza avrebbe detto: “Ricordo che non moriva e mi sono stupito di quanto fosse resistente il corpo umano”.

Poi il ragazzo continua a sostenere di essere stato in contatto con alcuni demoni. In modo particolare dice che gli sia apparso Samael, l’angelo del giudizio, “con cui parlo da molto tempo e che ho anche visto, un uomo di fuoco”.

Autopsia di Chiara Gualzetti: ha strappato i capelli all’assassino

Nelle mani di Chiara Gualzetti i capelli di quello che credeva suo amico, strappati in un tentativo di estrema difesa. Un particolare che restituisce tutta la violenza di un delitto efferato, confessato da un giovanissimo killer, che poi se n’è andato e ha abbandonato il corpo della vittima tra i cespugli.

Atto “feroce e disumano”, secondo l’avvocato della famiglia Gualzetti, Giovanni Annunziata, che non crede all’ipotesi del gesto di un pazzo, ai racconti su un “demone” che lo avrebbe spinto alla violenza: “Non c’è follia. Dalla ricostruzione degli eventi una persona cha ha la lucidità di cancellare le chat, di tornare a casa e di rispondere al cellulare come se nulla fosse accaduto è poco compatibile con la follia”, ha detto all’esterno del tribunale per i Minorenni di Bologna.

Il killer di Chiara ha confermato la confessione

Il sedicenne ha ribadito la confessione già fatta nell’interrogatorio davanti agli inquirenti insistendo, secondo quanto si è appreso, sulla presenza demoniaca che lo avrebbe spinto a colpire. Il Gip ha convalidato il fermo e ha disposto la custodia cautelare in carcere, come chiesto dalla Procura per i minori guidata da Silvia Marzocchi, confermando anche l’aggravante della premeditazione.

Per la Procura, che coordina le indagini dei carabinieri, la ragazza intorno alle 10 di domenica è stata colpita ripetutamente con un coltello da cucina, con una serie di fendenti di punta e di taglio. Le ferite al collo saranno esaminate nel corso dell’autopsia, conferita oggi e prevista per venerdì, così come le altre lesioni sul corpo della ragazza, che sarebbe stata anche picchiata a mani nude dal giovane. La Procura valuta di mettere tutto in mano a un perito psichiatrico, ma non lo ha ancora formalizzato.