Comune di Modica. Assenteista taroccava il badge: indagato, licenziato, reintegrato

Pubblicato il 21 Novembre 2012 - 16:32 OLTRE 6 MESI FA
Comune di Modica. Assenteista taroccava il badge: indagato, licenziato, reintegrato

MODICA (RAGUSA) – Assenteista, ma raffinato, degno di un film di Fantozzi: un dipendente del Comune di Modica (Ragusa) entrava nel sistema informatico comunale per modificare l’orario di ingresso e di uscita dall’ufficio. A controllare il suo badge, il tesserino che memorizza le ore e i giorni in cui è stato presente al lavoro, era tutto in regola. Peccato che lui passava le giornate da un’altra parte.

Quando magistrati, poliziotti e finanzieri iniziarono ad indagare sulle assenze degli impiegati comunali, lo avevano “stanato”, ma mancava la prova regina. Fu lui stesso a confessare agli inquirenti come faceva a rendere “immacolato” il suo badge. È stato licenziato, ma ha fatto ricorso e il giudice del lavoro gli ha dato ragione: è stato reintegrato ed è anche arrivato alla pensione.

Ora – da pensionato – andrà a processo per truffa aggravata e falso ideologico. Sul banco degli imputati ci saranno 106 dipendenti del Comune di Modica, tutti con la stessa accusa. A processo in 106 sui 126 totali (l’86%) che lavoravano a Palazzo San Domenico, la sede centrale sulla quale si sono concentrati gli inquirenti. A processo ma tutti ancora in servizio (o in pensione).

Le indagini sono iniziate nel 2009, dopo numerose segnalazioni di cittadini che andavano negli uffici comunali e non trovavano impiegati a riceverli.

La caccia agli assenteisti è stata laboriosa e ha impegnato molti uomini, fra polizia e guardia di finanza, ma non si è rivelata priva di lati comici: una dipendente “riceveva” regolarmente amici e conoscenti seduta ai tavolini di un bar del centro. Un’altra andava insieme al marito in visita dagli amici.

Uno si chiudeva quasi tutti i giorni nel garage di casa ad ascoltare musica. Un altro invece era entrato in ufficio, a tarda sera: stakanovista? No, doveva timbrare il cartellino in uscita, così gli risultava lo straordinario.