Se le spese condominiali sono “troppo” arretrate, paga l’ex proprietario

Pubblicato il 27 Gennaio 2012 - 09:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La Cassazione, con l’ordinanza 23682/11, ha stabilito che in caso di spese condominiali arretrate, a pagare è il vecchio proprietario dell’immobile.

Il caso nasce da una controversia portata da un condomino dinanzi al giudice di pace. Il condomino chiese al giudice di chiamare in causa i precedenti proprietari dell’appartamento sostenendo di non essere tenuto al pagamento di oneri condominiali risalenti a un’epoca precedente l’acquisto dell’immobile.

Il Giudice, a seguito dell’opposizione, decise di condannare i venditori a rifondere l’importo versato dal condominio, ritenendoli obbligati in via solidale. La Corte d’Appello ha poi riformato la senteza giudicando i vecchi proprietari unici obbligati al pagamento degli oneri condominiali. Il condominio è poi ricorso in Cassazione.

La Suprema Corte, però ha condiviso le valutazioni espresse nella sentenza impugnata: il principio generale, in materia di comunione, per cui vige una solidarietà passiva tra cedente e cessionario, relativamente ai contributi per la conservazione ed il godimento della cosa comune, incontra dei limiti e delle deroghe. Trova dunque applicazione,una disposizione speciale, rispetto a quella generale, “con particolar riferimento al tempo in cui sorge la obbligazione a carico del condomino cedente”.

In pratica: il vecchio proprietario è l‘unico soggetto obbligato a pagare gli oneri condominiali, se questi sono di molto precedenti alla stipula del contratto di compravendita, dovendo in simili ipotesi escludersi la solidarietà passiva dell’acquirente.