Coronavirus, il bollettino del 19 novembre: 10.544 nuovi casi e 48 morti nelle ultime 24 ore

10.544 nuovi casi e 48 morti. Questi i numeri del bollettino di oggi, venerdì 19 novembre, sulla situazione della pandemia in Italia.

Tasso di positività al 2%

Sono 534.690 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Giovedì erano stati 625.774. Il tasso di positività è al 2%, in aumento rispetto all’1,7% registrato giovedì. Sono invece 512 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 9 in più rispetto a giovedì nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 39. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.145, ovvero 57 in più rispetto a giovedì.

I numeri totali della pandemia

Sono 137.130 gli attualmente positivi al Covid in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, 4.617 in più nelle ultime 24 ore. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 4.904.441, i morti 133.082. I dimessi e i guariti sono invece 4.634.229, con un incremento di 5.889 rispetto a giovedì.

Le Regioni a rischio zona gialla

Salgono a 18 questa settimana – contro le 17 della scorsa – le Regioni e Province autonoma (PPAA) che registrano un’incidenza di casi di Covid-19 superiore alla soglia di allerta di 50 per 100mila abitanti, soglia a partire dalla quale diventa difficile riuscire ad eseguire il tracciamento dei casi. La Provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia registrano i valori massimi di incidenza. Il valore è pari a 406 per 100mila abitanti a Bolzano ed a 289,3 in Friuli. Lo evidenziano i dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia.

Sempre Friuli Venezia Giulia e PA di Bolzano registrano inoltre i valori più alti per l’occupazione delle terapie intensive e dei reparti di area medica. Il Friuli ha un tasso di occupazione del 13,1% per le intensive (sopra la soglia massima del 10%) e del 14,8% per l’area medica (vicino alla soglia massima del 15%). Bolzano registra rispettivamente un tasso dell’11,3% per le intensive e del 14,2% per l’area medica. Anche le Marche registrano un tasso di occupazione delle terapie intensive sopra la soglia di allerta del 10%, attestandosi al 10,5%. Sono dunque queste tre le Regioni che, più delle altre, rischiano di cambiare colore.

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