Coronavirus, il bollettino del 24 luglio 2021: 5.140 nuovi casi, 5 morti, tasso di positività al 2%

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Luglio 2021 - 20:04 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, il bollettino del 24 luglio 2021: 5.140 nuovi casi, 5 morti, tasso di positività al 2%

Coronavirus, il bollettino del 24 luglio 2021: 5.140 nuovi casi, 5 morti, tasso di positività al 2% (foto Ansa)

Coronavirus, il bollettino del 24 luglio 2021: 5.140 nuovi casi, 5 morti, tasso di positività al 2%. Sono 5.140 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 5.143. Sono invece 5 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 17.

Aggiornamento dell’articolo delle ore 20:04.

Coronavirus, il bollettino del 24 luglio 2021:  tasso di positività al 2%

Sono 258.929 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 237.635. Il tasso di positività è del 2%, in lieve ribasso rispetto al 2,2% di ieri.

Tornano a salire le terapie intensive: Sono 172 i pazienti ricoverati nelle rianimazioni per Covid in Italia, 17 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 21 (ieri 10). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.340, in aumento di 36 rispetto a ieri.

Sale il numero dei vaccinati 

 Nell’ultima settimana sono stati vaccinati con la prima dose o la dose unica (perché hanno già avuto il Covid) quasi 350mila under 30, 118mila dei quali giovanissimi tra i 12 e i 19 anni. Il dato si ricava dall’ultimo report del governo aggiornato a ieri dal quale emerge che le vaccinazioni tra i più giovani crescono ad un ritmo triplo rispetto a quelle degli adulti tra i 50 e i 69 anni i cui vaccinati negli ultimi sette giorni sono stati 124mila. 

In attesa di capire, la prossima settimana, che effetto avrà avuto il decreto che rende obbligatorio dal 6 agosto il green pass per accedere a tutta una serie di attività e servizi, il dato che comunque già si ricava guardando le tabelle relative all’ultima settimana è che a spingere la campagna vaccinale sono i giovani. 

Le vaccinazioni nella fascia 12-19 anni 

Nella fascia 12-19, per la quale è autorizzato solo il vaccino di Pfizer, sono 1.232.932 i ragazzi che hanno fatto la prima dose o la dose unica, 117.788 in più rispetto a 7 giorni prima. Tra i 20 e i 29 anni – ai quali è stato somministrato Pfizer, Moderna e anche Johnson & Johnson – l’incremento nell’ultima settimana è di 231.180. Tra i 12 e i 29 anni, dunque, hanno fatto la prima dose o la dose unica in 348.968.

Numeri ben più bassi, invece, tra i 50-59enni e tra i 60-69enni, classi di età nelle quali ci sono ancora complessivamente quasi 3,8 milioni di cittadini che non hanno fatto neanche la prima dose. Nell’ultima settimana i 50-59enni che hanno fatto la prima dose o la dose unica sono complessivamente 78.236 mentre nella fascia 60-69 sono 45.652, per un totale di poco meno di 124mila. 

Dobbiamo usare ogni giorno e occasione per dire con forza che il vaccino è l’unica via di uscita da questa pandemia. Io dico anche che chi oggi decide liberamente di non vaccinarsi compie un atto di irresponsabilità”.

Lo ha detto Andrea Costa, sottosegretario al Ministero della Salute, intervenendo durante la rassegna aCourma!, organizzata a Courmayeur. “Irresponsabilità perché – ha spiegato – mette a rischio la propria vita e mette a rischio la vita degli altri. Credo che in un momento come questo dovrebbe prevalere un senso di comunità, nella consapevolezza che vaccinarsi significa mettere in sicurezza gli altri e significa fare anche un gesto di solidarietà’. 

“Vedete anche in questa battaglia credo che ognuno possa fare la sua parte. Perché di fronte a cittadini ancora scettici” nei confronti del vaccino anti-Covid “può essere più importante la parola di un amico, la parola un conoscente, la parola del medico di famiglia, la parola del farmacista”.

Lo ha detto Andrea Costa, sottosegretario del Ministero della Salute, intervenendo alla rassegna aCourma!, organizzata a Courmayeur. “Credo che veramente”, ha aggiunto Costa, “c’è bisogno del contributo di tutti e ognuno può essere protagonista nel combattere insieme questa battaglia”.