Coronavirus, 6 persone hanno violato la “zona rossa” nel lodigiano: uno di loro fermato a Firenze

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Febbraio 2020 - 09:15 OLTRE 6 MESI FA
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Coronavirus, 6 persone hanno violato la “zona rossa” nel lodigiano. Nella foto Ansa un presidio delle forze dell’ordine

ROMA – Sei persone fuggite dalla zona rossa decisa per fronteggiare il coronavirus sono state rispedite indietro e denunciate. Tra loro una persona è stata fermata a Firenze, ossia molto lontano da Codogno e dagli altri paesi del lodigiano messi in quarantena. 

Le fughe sono avvenute attraverso i campi per andare dalla fidanzata o soltanto per sfuggire dall’isolamento andando magari a casa di un amico. 

Il caso più clamoroso è avvenuto nella giornata di ieri, mercoledì 26 febbraio, durante un controllo di una pattuglia dei Carabinieri a Firenze. Dai documenti dell’uomo, i militari si sono accorti di trovarsi davanti ad una persona nata e residente a Codogno, il paese centro del contagio attraverso cui il coronavirus è entrato in Italia penetrando in tutta Lombardia.

Da domenica scorsa è praticamente impossibile uscire o entrare se non attraverso uno dei 35 checkpoint controllati da 400 agenti delle forze dell’ordine a cui si sono aggiunti proprio in queste ore l’esercito. I Carabinieri hanno chiesto spiegazioni all’uomo che non avrebbe dovuto certo trovarsi a Firenze in questi giorni di blocco totale.

Lui ha tirato fuori un foglio con un’autorizzazione a uscire dalla zona rossa per “gravi motivi sanitari”. Peccato però che lo aspettavano in uno degli ospedali della zona per un esame. Si è scoperto che l’uomo era fuggito dall’isolamento arrivando fino a Firenze solo per passare del tempo a casa di un amico.

Di riportarlo dentro la zona rossa lodigiana si è interessata la prefettura di Lodi, la stessa che negli ultimi giorni è stata impegnata a vanificare altri casi di “evasione”, almeno cinque secondo quanto scrive il Corriere della Sera. Fughe tutte tentate attraverso i campi e non andate a buon fine. Per tutti è scattata una denuncia per “violazione dei provvedimenti dell’autorità per motivi di pubblica sicurezza”.

Il prefetto di Lodi Marcello Cardona ha ovviamente criticato i sei tentativi di fuga, elogiando allo stesso tempo gli altri “47 mila lodigiani che stanno sopportando con grande senso di responsabilità questi giorni di isolamento forzato”.

Fonte: Corriere della Sera