Cospalat, latte cancerogeno distribuito a 86 caseifici. Rischio anche formaggio?

Pubblicato il 21 Giugno 2013 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA

Cospalat, latte cancerogeno distribuito a 86 caseifici. Rischio anche formaggio?UDINE – Il latte Cospalat contaminato da una sostanza cancerogena, l’aflatossina M1era stato distribuito in 86 caseifici e aziende della provincia di Udine, Pordenone, Gorizia, Treviso, Padova, Vicenza, Arezzo, Perugia, Napoli, Bari e Brindisi.

Molti dei caseifici con quel latte dannoso per la salute, soprattutto per la crescita dei bambini e per il fegato, hanno prodotto formaggio Montasio o Omega 3. In particolare era stato usato al caseificio Toniolo Casearia, di Selva del Montello (Treviso), alla latteria di Cavolano, a Sacile, al caseificio Latte Vivo di Feletto Umberto.

A pilotare le analisi sulla qualità del latte sarebbe stato il presidente di Cospalat Friuli Venezia Giulia, Renato Zampa, 52 anni, di Pagnacco, ora in carcere. Indagati anche diciassette allevatori. Sette persone sono agli arresti domiciliari. Tra loro, scrive il Gazzettino, la segretaria di Zampa, Stefania Botto, accusata di aver predisposto la falsa documentazione; Dragan Stepanovic, capo degli autisti, che avrebbe dato istruzioni su come comportarsi con le bolle di consegna e la miscelazione nelle cisterne del latte genuino con quello contaminato per abbassare la carica di aflatossine; Paola Binutti, principale consulente di Zampa e socio accomandatario de “Il Laboratorio Sas” di via Stiria a Udine, accusata di aver eliminato le analisi scomode. E anche la biologa Gabriella Mainardis e il tecnico di laboratorio Cinzia Bulfon, che lavoravano al Microlab di Amaro, dove venivano controllati i livelli delle aflatossine.

Nell’inchiesta dei Nas di Udine, che hanno indagato da giugno a novembre del 2012, il Cospalat viene definito un “consorzio per delinquere”. L’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti di Zampa si fonda proprio sul reato associativo e sull’adulterazione di sostanze alimentari.