Criminalità/ In Italia meno reati: illusione o realtà?. Crimine per crimine, la classifica: Catania, Napoli e Roma le peggiori per scippi, rapine e truffe

Pubblicato il 3 Agosto 2009 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA

La diminuzione dei reati in Italia è un dato reale o solo apparente? Difficile stabilirlo, difficile, in altre parole, interpretare i dati forniti dal ministero dell’Interno sulla flessione dei crimini commessi tra il 2007 e il 2008. Pur costituendo un dato positivo in termini assoluti, infatti, quell’8% in meno di delitti non tiene conto di quanti episodi di criminalità ci siano stati senza una denuncia.

Se gli italiani fossero solo più sfiduciati nell’efficienza della giustizia, potrebbe essere che quel dato è solo relativo: nel nostro Paese si continua a violare la legge, ma semplicemente ci sono meno vittime rispetto al passato che decidono di denunciare i fatti. In ogni caso, la tendenza è di un calo costante dei reati già dal 1991. Anche se le parti politiche tentano sempre di attribuirsi i meriti di uno Stato più sicuro, ci sono alcuni cambiamenti che sfuggono ai meriti di questa o quell’altra maggioranza. Ad esempio, il furto di automobili, quello di oggetti dai veicoli o lo scippo sono crimini che hanno visto una decrescita costante negli ultimi 20 anni, indipendentemente dal colore politico del governo in carica. La spiegazione è che sono azioni illegali che rendono sempre meno, non sono remunerative abbastanza per il criminale, il bottino non vale quasi mai il rischio.

Al contrario, invece, le rapine sono un fenomeno che, prima dei dati relativi al 2008, continuavano ad aumentare. Residenti e turisti, tutti erano a rischio di aggressione. Ora ci sono questi numeri che indicano un’inversione di tendenza, ma è presto per capire se il crimine italiano ha davvero deciso di accantonare la rapina.

Andando a osservare i dati nello specifico emergono alcune annotazioni interessanti. Il reato che ha registrato la diminuzione più evidente è il borseggio, con il 23% in meno delle denunce. E colpisce come sul podio delle città meno sicure su questo fronte ci sia un tris di capoluoghi settentrionali: Genova, Milano e Bologna. Torna in vetta alla speciale graduatoria delle città meno sicure il Sud negli altri delitti presi in considerazione: nello scippo e nei furti d’auto, la “regina” è Catania. Napoli è al primo posto per il numero delle truffe informatiche. La sarda Oristano, invece, risulta guadagnarsi il premio come una delle province dove si denunciano meno reati: solo 14 borseggi, 163 furti in abitazione, 18 rapine, 3 omicidi e neanche uno scippo. E la Capitale? Per Roma i numeri non sono eccezionali: in molti casi rientra nelle dieci peggiori per ogni reato e si guadagna addirittura il podio per il numero di auto rubate: nel solo 2008, addirittura 570 ogni 100 mila abitanti.