Ebola, medico italiano contagiato è a Roma. In ospedale su barella speciale FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Novembre 2014 - 08:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ atterrato all’aeroporto militare di Pratica di Mare a Roma il velivolo dell’Aeronautica con a bordo il medico di Emergency contagiato dal virus ebola in Sierra Leone. Il paziente, assistito da un team di medici, ha viaggiato in una barella chiusa impiegata per il trasporto via aerea di persone colpite da patologie infettive contagiose.

Il medico contagiato è stato prelevato in Sierra Leone, dove è atterrato e subito ripartito il Boeing KC 767 dell’Aeronautica configurato appositamente per questo tipo di trasporti sanitari di emergenza.

Il velivolo, in particolare, è dotato di una barella chiusa – denominata Aircraft Transit Isolators (Ati) – che garantisce il trasporto in sicurezza di pazienti colpiti da malattie infettive altamente contagiose e diffusibili, tra le quali ad esempio le febbri emorragiche, la sars, il colera e, appunto, l’ebola.

A bordo del velivolo anche una unità di isolamento aeromedico, cioè un team della stessa Aeronautica composto da ufficiali medici e infermieri addestrati ad ogni tipo di trasporto in condizioni di bio-contenimento.

Sulla pista dell’aeroporto un’ambulanza specificamente attrezzata trasporta il paziente all’ospedale Spallanzani di Roma, in una stanza di isolamento dedicata.

“Le procedure che comportano il trasferimento del medico italiano positivo all’Ebola non comporta nessun rischio per la comunità”. Lo assicura Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore della sanità. “Siamo già da tempo pronti a questa evenienza e lo Spallanzani di Roma è attrezzato per gestire al meglio la situazione”, ha sottolineato Rezza. “È un dovere morale dare tutte le cure del caso – ha continuato – e le terapie di supporto ai connazionali colpiti dall’Ebola: meglio qua che in Sierra Leone. Si può assolvere tranquillamente a questo compito in tutta sicurezza”.

Foto Ansa