ASTI – I genitori di Elena Ceste annunciano funerali privati: “Non parleremo più ai media, né noi né nostro genero”. Michele Buoninconti, marito di Elena, invece sarebbe pronto ad andare a “Chi l’ha visto?“, per ribadire la sua innocenza e chiedere meno pressione mediatica per rispetto dei figli. Questa la prima divisione tra i genitori della Ceste e il genero.
Massimo Numa su La Stampa scrive che i genitori di Elena speravano in un altro esito diverso, come dichiarato dai loro legali di fiducia, Carlo Tabbia e Debora Abate Zaro:
“«Non sappiamo nulla della direzione che hanno preso le indagini in queste ultime ore, i genitori e gli altri familiari si stanno confrontando con un lutto imprevisto; loro avevano sperato sino all’ultimo in un finale diverso, cioè in un ritorno di Elena a casa. Ora devono confrontarsi con un quadro profondamente diverso, con una morte avvenuta in circostanze ancora da chiarire». Con tutta probabilità, un omicidio”.
Niente funerali in tv, ha poi spiegato Franco Ceste:
“«Vogliamo ringraziare i media che ci sono stati vicini nelle ricerche di nostra figlia. Purtroppo ora la situazione è mutata e allo stesso modo vi chiediamo di fornirci il vostro aiuto lasciandoci vivere il nostro dolore lontano dai clamori». I funerali di Elena si terranno, dicono gli avvocati, «in forma strettamente privata».
Ancora: «Abbiamo bisogno di serenità per affrontare questo difficile momento e vi chiediamo di accettare la nostra richiesta. Pertanto da questa sera io, mia moglie, mia figlia e mio genero non rilasceremo più alcuna dichiarazione sino a concreti sviluppi dell’indagine e vi chiediamo di potere celebrare le esequie di Elena senza la presenza di telecamere, nella convinzione che questa nostra decisione non potrà che favorire l’accertamento della verità»”.
Ma dai legali di Buoninconti arriva una versione diversa:
Michele, difeso dall’avocato di Asti Chiara Girola, avrebbe accettato di essere intervistato in diretta da «Chi l’ha visto?», sconfessando in qualche modo le decisioni prese dalla famiglia della moglie che ha scelto invece il riserbo. Due preghiere: allentare la pressione mediatica sulla casa, per rispetto ai bambini «che hanno diritto di riprendere la propria vita» e stop all’assedio del bar della figlia Daniela. «Lei e il marito non riescono più a lavorare», denunciano gli avvocati”.
Il 29 ottobre, durante l’ennesimo sopralluogo della scientifica dei carabinieri, tra la fitta vegetazione del rio Mersa sono stati trovati altri resti:
“altri frammenti ossei del corpo quasi completamente decomposto, mentre prosegue l’autopsia da parte del team del medico legale Franco Romanazzi di Alba, con il perito Roberto Testi nel ruolo di consulente della famiglia Ceste. Si tratterebbe di denti e di altri reperti ossei”.
(Foto LaPresse)