Emergenza Marche, neve fino a 3 metri. Un morto

Pubblicato il 5 Febbraio 2012 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA

ANCONA – Due-tre metri di neve all'interno, 60 centimetri ad Ancona, semi-paralizzata, e previsioni meteo pessime: fino a martedi' ancora neve. Le Marche sono in piena emergenza maltempo, nonostante i 3.000 uomini in campo, coordinati dalla Protezione civile regionale.

Anche oggi un bollettino di guerra: un cardiopatico di 79 anni, Angelo Verdenelli, morto per infarto a San Severino Marche dopo aver spalato la neve davanti casa, passeggeri e camionisti bloccati da ieri a bordo di due navi nel porto di Ancona, e 'liberati', a piccoli contingenti, solo in serata. Frazioni del Montefeltro, di Fabriano e della provincia di Macerata (che ha chiesto lo stato di emergenza) ancora isolate, anche se l'Enel e' riuscita a riparare la gran parte dei guasti alle linee di media tensione, e le utenze disalimentate sono scese a 250.

Il sindaco di Pergola Francesco Baldelli ha impiegato 10 ore per raggiungere due settantenni rimasti bloccati nella frazione di Faeto: storie analoghe in decine di altri piccoli borghi montani, dove spazzaneve, bobcat, camion e trattori non bastano. O sono mezzi inadeguati ad affrontare cumuli nevosi enormi: 4 metri ad Arcevia, un metro a Offagna, borgo medievale dove il peso della neve ha sfondato il tetto di un'abitazione, per fortuna senza fare feriti. A Urbino (-7 gradi) la neve sfiora i primi piani delle case.

Dove possibile, gli anziani soli vengono ricoverati in alberghi o strutture di accoglienza, ma la catena di Sos e' infinita: migliaia le chiamate ai centralini della Protezione civile, dei Centri comunali operativi e dei vigili del fuoco, oberati di lavoro. Una decina di militari dell'Esercito e' operativa nel Montefeltro, mentre la Provincia autonoma di Bolzano e la Val d'Aosta hanno messo a disposizione uomini e una turbina.

Molti sforzi, purtroppo insufficienti, e le polemiche fioccano, soprattutto ad Ancona, dove gli spartineve non sono riusciti a liberare le vie interne delle frazioni, ne' quelle in forte pendenza del centro storico. '

'Stiamo facendo il possibile'', assicura il sindaco Fiorello Gramillano, ma comprare un litro di latte o un giornale nel centro citta' oggi era un'impresa: serrande abbassate, i pochi bar aperti presi d'assalto per accaparrarsi brioche…in mancanza di pane.

E' la viabilita' secondaria il punto critico nelle citta', tanto che molti medici e infermieri preferiscono dormire in ospedale per non creare vuoti nel servizio. Off limits fino al pomeriggio anche il carcere di Barcaglione, ad Ancona. Nelle stesse ore la polizia stradale scortava a piccoli gruppi di 20 verso l'A14 i camionisti greci imbarcati sulla Cruise Europa e la Superfast. In totale, automobilisti compresi, 378 passeggeri, 'dissequestrati' solo perche' le precipitazioni si sono allentate per qualche ora, e le navi comunque dovevano ripartire.

Fra le voci in attivo, il gesto di solidarieta' di giovani spalatori: il Collettivo universitario a Urbino, e 50 ragazzi africani richiedenti asilo accolti a Macerata: hanno cercato di rendersi utili spalando davanti ai portoni degli anziani: ''Viviamo qui, diamo una mano, mi sembra una cosa naturale'', ha detto Samuel Hadu, 26 anni, scappato dal Ghana. Domani e martedi' le scuole resteranno chiuse quasi ovunque.