ROMA – Fabrizio Corona, impagabile nella sua sincera asciuttezza narrativa: “Sono andato da Asia, una bottiglia di vino e dopo 20 minuti facevamo già l’amore”. Sembra Cesare, insomma una sorta di veni-vidi-vici dei tempi nostri: Andai, bevvi e il terzo verbo da coniugare al passato remoto mettetecelo voi che leggete. Non vi sarà difficile desumerlo dal quel “dopo 20 minuti facevamo già l’amore”. Facemmo? Non proprio. Amammo? Quasi, fuochino. Finisce con due emme e una o, ma non è proprio amammo.
Fabrizio Corona: andai, bevvi e (facciamo) amai. In venti minuti. Tempo che obiettivamente costituisce una performance da primato. Fabrizio Corona che va da Asia Argento. Per parlare di lavoro come lui stesso racconta. Curiosità non pettegola e non peregrina: di che lavoro dovevano parlare i due? A quanto se ne sa le attività lavorative di entrambi non hanno finora ambiti comuni. C’era, c’è un nuovo progetto di qualcosa? Di che? E qui, confessiamo, la curiosità diventa un po’ irriverente: ma quei due che possono fare insieme? Di lavoro, s’intende.
Comunque Fabrizio Corona va da Asia Argento per parlare di lavoro. Quale lavoro che sia deve essere poco interessante. Almeno per loro due. Infatti, sempre secondo racconto spontaneo di Fabrizio Corona, subito ci bevono sopra qualcosa. Per l’esattezza una bottiglia di vino secondo l’auto cronaca dell’incontro. La bottiglia di vino non proprio la centellinano nel berla. Infatti ci mettono, sempre secondo auto cronaca, non più di 15 minuti, anzi meno.
Infatti, il tempo di due ciao, sedersi, dovevamo parlare di quel lavoro, già quello, lo facciamo, insomma, forse…e due/tre minuti sono passati. Ci beviamo una bottiglia, prenderla, stapparla, berla: dieci minuti al massimo. Che sommati ai due-tre dell’inizio senza vino fanno una quindicina di minuti. Non di più. Glieli vogliamo dare a Fabrizio ed Asia cinque minuti per farsi venire l’idea di cambiare programma, passare ad altro, spogliarsi sia pure freneticamente? Almeno cinque minuti.
Tre, più dieci, più cinque: bisogna stare entro i 20 minuti che fabrizio Corona testimone e attore della vicenda ha consegnato alle cronache e alla valutazione popolare. Andai, bevvi e amai. In 20 minuti. E ci tengono a farcelo sapere.
Forse per farci sapere che così si fa: rapidi e dritti alla meta? Forse per farci sapere che loro due sono speciali anche nei tempi? Forse per farci sapere che non avevano granché da dirsi? Forse perché quel “qualcosa di rotto dentro” che Asia ha detto di aver visto in Fabrizio e quel “qualcosa che le altre donne non hanno” che Fabrizio ha subito avvertito in Asia imponevano entrambe di…sveltirsi?
Come che sia resta per le cronache e per il dibattito social e di costume la performance: 20 minuti per salutarsi, cominciare a parlare di lavoro, smettere, stappare vino, berne una bottiglia e trovarsi già a letto. Di qualunque disciplina, attività o inclinazione e attitudine cosa sia, comunque due professionisti.