Fase 2 Milano, mascherine e guanti su mezzi pubblici. Metro, come avverrà il distanziamento

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Maggio 2020 - 19:35 OLTRE 6 MESI FA
metro milano foto ansa

Fase 2 Lombardia, mascherine e guanti su mezzi pubblici. Metro Milano, come avverrà il distanziamento (foto Ansa)

MILANO – Dopo il Lazio e la città di Roma, anche la Lombardia e Milano hanno reso noto le decisione adottate nei trasporti per evitare assembramenti  durante la fase 2 che inizierà lunedì 4 maggio. 

A Milano e il Lombardia si teme il caos. Al di là di questo dato, il givernatore lombardo Attilio Fontana ha intanto firmato un’ordinanza sul trasporto pubblico locale che sarà in vigore dal 4 maggio al 31 agosto 2020. Ecco cosa prevede. 

“A bordo dei mezzi di trasporto pubblico è obbligatorio l’utilizzo di guanti e mascherine. E’ cura del passeggero procurarsi guanti e mascherine e indossarli correttamente dal momento in cui entra in stazione, sosta alle fermate o banchine, si accoda per salire sui mezzi, al momento in cui si allontana”.

Nella prima ordinanza, la 537, è confermato l’obbligo dell’uso delle mascherine o di altri indumenti utili a coprire naso e bocca e vengono emanate disposizioni specifiche per i mercati all’aperto e per il commercio al dettaglio, mentre la seconda, la 538, prevede alcune indicazioni per il Trasporto Pubblico Locale.

In particolare, si legge che “i sedili da non utilizzare sono contrassegnati da segnali ben visibili; igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi, infrastrutture e stazioni vengono effettuate almeno una volta al giorno; gli ascensori della metropolitana e delle stazioni ferroviarie sono destinati in via prioritaria alle persone a ridotta mobilità ; è sempre consentito il trasporto di monopattini, biciclette pieghevoli e altri dispositivi di micromobilità elettrica”. 

A Milano come a Roma sono in corso le operazioni per contrassegnare i sedili da utilizzare ed anche dove posizionarsi nell’attesa dei mezzi pubblici e delle metropolitane. 

Milano, limiti di affluenza e distanziamento.

A Milano si ipotizza che i viaggiatori possano oscillare tra il 20 e il 30 per cento della normalità.  Atm, l’azienda comunale che gestisce i trasporti, ha fin da ora stabilito i limiti di affluenza nelle banchine delle metro per evitare assembramenti.

Quando ci saranno tra le 40 e le 60 persone scatterà la soglia di attenzione che avverrà attraverso annunci sonori che avviseranno la chiusura dopo poco tempo dei tornelli.

La chiusura si verificherà quando si supereranno le 60 presenze in attesa del treno. A questo punto si formeranno delle code e i passeggeri verranno invitati a mettersi in fila in modo regolare.

Quando poi davanti al tornello ci saranno più di 15 persone, il personale dovrà informare che la stazione deve essere chiusa per motivi sanitari.

Per quanto riguarda Trenord, la compagnia aumenterà la frequenza del servizio portandola dall’80 al 100 per cento sulle linee suburbane che sono le più frequentate mentre, dove si potrà, aumenterà il numero di carrozze su certi convogli.

Per la stazione Centrale invece, il prefetto di Milano ha predisposto “controlli seriali a tappeto” per l’accesso ai treni di lunga percorrenza verso il Sud per evitare esodi incontrollati.

Milano, Sindaco Sala: “Stop Ztl Area B  e C fino al 31 maggio”.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha intanto comunicato che anche con la riapertura parziale della città che inizierà da lunedì a Milano le zone a traffico limitato, Area B e Area C, rimarranno sospese.

Sala ha firmato un’ordinanza che prevede di prolungare la sospensione delle due Ztl, quella del centro città, Area C, e quella che coinvolge quasi tutta Milano, Area B, fino al 31 maggio.

Il provvedimento del Comune riguarda anche la sosta che rimane “libera e gratuita” fino al 31 maggio, “negli spazi di sosta riservati ai residenti, le cosiddette strisce gialle, e negli spazi di sosta a pagamento, le strisce blu, su tutto il territorio cittadino”.

La decisione adottata da Sala scontenta i Verdi. In una nota, la co-portavoce nazionale del Verdi Elena Grandi comunica: “Abbiamo criticato Virginia Raggi, sindaco di Roma, e Milano imbocca adesso la stessa strada”.

Milano, secondo la Grandi “mentre disegna nuove sedi ciclabili e parla di mobilità sostenibile, il Comune di Milano decide, con un’ordinanza del sindaco Sala, di prorogare la sospensione di Area B, di Area C (le due cinture destinate alla limitazione del traffico veicolare), di tutte le zone a traffico limitato e permette il parcheggio libero su strisce gialle e blu”.

“Milano e il suo sindaco, che ricordiamo è a capo delle città C40 (la rete che connette 80 grandi città del pianeta impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici), non hanno saputo fare altro che aprire al traffico privato. Si riparte da zero. Vedremo se il 31 maggio questa decisione sarà ritrattata, ma non ci facciamo illusioni. Entreranno in città milioni di macchine al giorno”.

“Non c’erano alternative? Secondo noi – continua Grandi – si. Fasce orarie per gli accessi, orari di lavoro flessibili, turnazione, smart working, incentivi a chi usa i mezzi pubblici e la bicicletta, fondi (da pretendere subito dal governo) per l’acquisto di nuovi mezzi e per l’assunzione di controllori che rendano il più efficiente possibile il trasporto pubblico (per inciso, risolveremmo anche, almeno in parte, il problema legato alla disoccupazione)” (fonte: Ansa, Repubblica).