Fiat Mirafiori, licenziato l’operaio pro-Pomigliano: il tribunale ordina il reintegro

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 19:10 OLTRE 6 MESI FA

Si è conclusa la discussione del ricorso, al tribunale del Lavoro di Torino, di Pino Capozzi, 36 anni, il rappresentante sindacale della Fiom allontanato dalla Fiat lo scorso 12 luglio per volantinaggio via e-mail. Il giudice Patrizia Visaggi si è riservata la decisione, prevista per metà della prossima settimana.

Capozzi aveva utilizzato la casella aziendale di posta elettronica per inoltrare una lettera di solidarietà dei lavoratori polacchi dello stabilimento di Tichy ai colleghi di Pomigliano. La Fiom accusa la Fiat di comportamento antisindacale e Capozzi chiede di essere reintegrato al suo posto di lavoro.

”Siamo soddisfatti, sapevamo di avere ragione – commenta Giorgio Airaudo, responsabile del settore auto per la Fiom nazionale – ma è importante che l’abbia riconosciuto anche un tribunale della Repubblica. La Fiat sta sbagliando a perseguire lo scontro, è stata chiaramente svolta un’azione intimidatoria nei confronti dei lavoratori che come Capozzi hanno avuto la sola responsabilita’ di rappresentare, con la Fiom-Cgil, i propri compagni di lavoro. Auspichiamo che con questa sentenza, che riafferma le libertà e i diritti dei lavoratori, si possa a tornare a discutere delle questioni davvero importanti che riguardano la Fiat, a partire dal futuro e dalla destinazione dei prodotti in tutti gli stabilimenti italiani. Non è possibile che nessuno abbia la forza di chiedere alla Fiat impegni per questo Paese”.