Stazione Fidene. Sono le 8.30 di giovedì, 1 luglio, quando un uomo tenta di salire sull’ultimo vagone del treno diretto da Orte alla stazione Tiburtina. La storia è raccontata dal Corriere della Sera. Il passeggero, evidentemente in ritardo, allunga il braccio provando a salire a bordo del treno ma resta incastrato nella porta che intanto si chiudeva.
E così, con il braccio incastrato e grondante sangue, l’uomo si è ritrovato a correre a fianco del treno. Alla fine l’uomo è crollato tra la banchina e il convoglio.
Fidene, passeggero perde braccio provando a salire sul treno: i soccorsi e il trasporto in ospedale
Per liberarlo, come racconta il Corriere della Sera, “è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. E da quel momento, in una corsa contro il tempo da un ospedale all’altro, quel che sembrava impossibile è riuscito: il braccio è stato riattaccato al Policlinico Gemelli, dopo nove ore di intervento congiunto, in perfetta sinergia, delle equipe di Chirurgia della mano del professor Vincent Mazzone e di Chirurgia vascolare del professor Yamume Tshomba”.
Fidene, passeggero perde braccio provando a salire sul treno: le parole dei medici
“Era un caso disperato – raccontano i medici – il braccio si era completamente staccato e poi c’è stata la complicazione della ricerca di una sala operatoria disponibile…”.
“L’esito dell’intervento è positivo, anche se per avere assoluta sicurezza della ripresa della funzionalità devono passare almeno tre settimane”.