Il cane bruciato vivo dal suo padrone a Palermo è morto, il Comune sarà parte civile

"Il suo corpo non ha retto, sebbene lui abbia lottato fino alla fine", ha scritto l'associazione Lav dandone l'annuncio. Ora si chiede "giustizia".

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Gennaio 2024 - 12:28
cane bruciato palermo

foto dal web

Dopo la morte del cane Aron, bruciato vivo dal suo padrone martedì scorso in piazza Croci a Palermo, interviene anche il sindaco, Roberto Lagalla, che preannucia che “il Comune è pronto a costituirsi parte civile in questa drammatica vicenda”.

L’annuncio della morte del cane Aron

A dare la notizia della morte del pitbull bruciato vivo in piazza a Palermo è stata la Lav locale sul proprio profilo Facebook: “Ci hanno appena chiamato dalla clinica – si legge nel post, – Aron non c’è più. Il suo corpo non ha retto, sebbene lui abbia lottato fino alla fine”.

“Aron è morto. Dopo atroci sofferenze inflitte da un uomo è andato via. Ora – afferma la consigliera della Dc al Comune di Palermo, Viviana Raja – vogliamo giustizia, la pena per chi uccide un animale va dai due mesi ai due anni. Troppo lieve. Serve rivedere la legge, la crudeltà verso gli animali è un chiaro segno di problemi sociali e relazionali, collegata alla violenza contro altri uomini. I cittadini ci chiedono di fare qualcosa in merito, purtroppo sfugge dalle nostre competenze. Noi possiamo continuare a lavorare per gli animali fornendo a Palermo tutti i regolamenti sul benessere animale di cui è sprovvista. Il nostro impegno andrà in quella direzione”.

Le parole del sindaco di Palermo

“La speranza di questi giorni si è spenta stanotte con la terribile notizia della morte di Aron. Non ci sono parole per descrivere un gesto totalmente folle – afferma il sindaco in una nota – provocato da una singola persona, se non esprimere la piena condanna e l’assoluta intollerabilità verso qualsiasi maltrattamento nei confronti di un animale. Per tali ragioni, il Comune è pronto a costituirsi parte civile in questa drammatica vicenda”.

Lagalla inoltre rimarca come “grazie all’azione di attivisti e associazioni, oggi la sensibilità nei confronti degli animali è diversa rispetto al passato e voglio sottolineare l’impegno di chi si è prodigato per soccorrere e curare Aron, esempi da tenere a mente anche da parte delle istituzioni che devono proseguire lo sforzo a tutela degli animali”.