Lazio in zona arancione da martedì 30 marzo: scuole aperte (tranne le superiori), ma a Pasqua si torna rossi

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 26 Marzo 2021 - 19:39 OLTRE 6 MESI FA
Lazio in zona arancione

Lazio in zona arancione da martedì 30 marzo: scuole aperte (tranne le superiori), ma a Pasqua si torna rossi (foto ANSA)

Il Lazio passa in zona arancione a scadenza della vigente ordinanza, ovvero da martedì 30 marzo e non da lunedì 29 come in molti aspettavano. Lo prevedono le ordinanze che il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in serata sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia.

Scuole aperte da martedì 30 marzo

Da martedì 30 marzo saranno aperte anche le scuole. Nidi, asili, elementari e medie quindi apriranno i cancelli.

Le superiori invece continueranno con la Dad. “Dopo Pasqua potranno riaprire le superiori, garantendo agli studenti di fare il tampone rapido gratuito e senza certificato medico in tutti i drive in della regione”, ha scritto con un post su Facebook il presidente della Regine Lazio Nicola Zingaretti.

Pasqua in zona rossa

Per Pasqua però cambierà ancora tutto. Da sabato 3 aprile fino al 5, il giorno di Pasquetta, si applicheranno le restrizioni previste per le zone rosse, così come in tutta Italia. Saranno consentiti esclusivamente gli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.

In questi tre giorni sarà consentito, per una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione di amici o parenti della stessa regione, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone. Chi si sposta potrà comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti.

Indice Rt e valore di incidenza nel Lazio

La stima dell’indice Rt è in diminuzione e la Regione è al 0,99:  “Tecnicamente quindi ci sono le condizioni per tornare in zona arancione, anche se ci rimettiamo alle decisioni dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute”, ha detto l’assessore alla sanità laziale Alessio D’Amato intervenendo durante i lavori della commissione della sanità laziale.

“Abbiamo anche una lieve diminuzione nell’ultima settimana del numero dei focolai attivi- ha aggiunto D’Amato- mentre permane una situazione superiore alla media per il tasso di occupazione di area medica, siamo al 42 per cento, e per quella di terapia intensiva, siamo al 37 per cento. A mio avviso, però, entrambi gli indicatori non rappresentano una situazione di grave criticità”. Nel Lazio, inoltre, l’incidenza è di 217 nuovi casi ogni 100mila abitanti, in Veneto di 254 su 100mila.