Lotto: 90 numeri che affascinano italiani da 500 anni

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Settembre 2013 - 05:24 OLTRE 6 MESI FA

SuperEnalotto, centrato il 6 da 40 milioni di euro. La combinazione vincenteROMA – Da quasi cinque secoli la dea bendata bacia i vincitori del Lotto. Da allora ci sono state (poche)variazioni sul tema, partendo da quei numeri estratti a sorte tra 90. Il lotto non è nato a Napoli, come sarebbe facile pensare: qui la prima estrazione risale al 9 settembre del 1682 prima di diventare un gioco diffusissimo sotto i Borbone, più di mezzo secolo dopo. E’ da Genova che arrivano le prime notizie: nel 1576 l’ammiraglio Andrea Doria propose di ricorrere al sorteggio per nominare i 5 membri del “Serenissimo collegio della Repubblica” che affiancava il doge. Doria intendeva, con il meccanismo del Lotto, porre fine alle diatribe interne alla nobiltà per accedere al collegio: ogni biennio il nome di 90 nobili veniva abbinato a 90 numeri e i 5 estratti entravano nel collegio.

Bastarono pochi anni per affiancare all’estrazione una vera rete di scommesse che si estese anche al di fuori dei confini dello stato, che garantì alla città anche un buon reddito fiscale. Altri stati italiano seguirono quell’esempio e un secolo dopo Torino diede al Lotto anche un fine “sociale”: ai 90 numeri venne infatti abbinato anche il nome di una ”zitella povera” e le 5 estratte beneficiavano di un contributo di 50 lire per la dote. Il Clemete XII poi, che lo reintrodusse nel dopo che era stato bandito per decenni dai papi, destinò i proventi del gioco alla realizzazione di opere architettoniche e di pubblica utilità, come Fontana di Trevi e la bonifica delle paludi pontine. Con la nascita dello stato italiano, il Lotto entrò ufficialmente dalla entrate previste nel bilancio statale. Da allora leggi e regolamenti hanno cambiato di poco l’aspetto del gioco, fino al passaggio nel 1993 della concessione dal monopolio a Lottomatica, che la detiene in esclusiva. Da allora la società periodicamente rilancia il gioco proponendo novità, sempre sulla base di quegli immancabili 90 numeri.