Maltempo: frane in Alto Adige, deraglia un treno in Val Pusteria. A Pordenone scuole chiuse

Maltempo, frane in Alto Adige, deraglia un treno in Val Pusteria. A Pordenone scuole chiuse
(Foto Ansa)

BOLZANO  –  Il maltempo di questi giorni ha lasciato l’Italia in ginocchio. In Alto Adige le forti nevicate hanno provocato frane e slavine. Lunedì mattina un treno della linea della val Pusteria è deragliato per una colata di fango che ha invaso i binari. Poteva essere una tragedia, ma fortunatamente le uniche due persone che a quell’ora si trovavano sul treno sono rimaste illese.

Poco dopo una seconda frana è finita sulla linea che però ormai era già chiusa. La situazione resta molto critica in tutto l’Alto Adige, perché i terreni sono saturi d’acqua e per la notte sono attesi ulteriori nevicate fino a bassa quota. Resta perciò lo stato di protezione civile al grado “bravo” (pre-allarme).

In Alto Adige 4.000 vigili del fuoco volontari nei giorni scorsi hanno effettuato oltre 2.000 interventi. Hanno liberato le strade dagli alberi crollati e dalla neve, hanno riallacciato alla rete elettrica migliaia di utenze rimaste senza luce e in alcuni casi hanno portato taniche di gasolio in spalla fino ai masi isolati per far funzionare le mungitrici con i generatori. Sono ancora 1.600 le utenze senza corrente elettrica. In giornata la strada statale della val Pusteria, come anche quella della val Venosta, sono state riaperte a senso unico alternato. La strada della val Badia rimane invece chiusa, come complessivamente 45 strade statali e provinciali. “La situazione rimane di attenzione massima”, ha sottolineato l’assessore provinciale alla protezione civile, Arnold Schuler.

A Martello sono a buon punto i lavori di sgombero della valanga che domenica aveva invaso le vie del paese. In tutta la provincia, nelle prossime ore, sono attesi 10 millimetri di precipitazioni nella zona della val d’Ultimo e 20 millimetri sulle Dolomiti. Già ora è certo che il novembre 2019 entrerà nella storia come un mese record: in val d’Ultimo e a Sesto di Pusteria nei primi 18 giorni di novembre sono stati registrati 300 litri per metro quadro, ovvero tre volte la media mensile.

A Pordenone il sindaco ha deciso la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, ad esclusione dei nidi, per martedì 19 novembre. Lo ha annunciato il sindaco Alessandro Ciriani. “Lo ha deciso in via prudenziale il Centro operativo comunale alla luce dei dati ufficiali a disposizione – ha spiegato il sindaco – sono attese piogge intense sulla città ed è possibile che il fiume Noncello salga sulla strada rivierasca, mettendo seriamente in difficoltà la circolazione. Da qui la decisione di dare una giornata di respiro alla città e alla viabilità, confidando nel meteo che prevede, per mercoledì e giovedì, l’assenza di piogge”.  

A Venezia il peggio è alle spalle e la città lagunare può ora respirare e riprendere a vivere mentre si inizia a fare la conta dei danni. Alberi e piante divelte, muretti crollati: le maree eccezionali degli ultimi giorni hanno provocato serie ferite al patrimonio arboreo dei giardini storici della città.

In Toscana la giunta regionale, su proposta del presidente della Regione Enrico Rossi, ha dichiarato lo stato di emergenza per il maltempo. Le piene dei fiumi, seppur lentamente, calano in tutta la regione, in vista delle nuove precipitazione attese nelle prossime ore, resta confermato il codice giallo di protezione civile. I danni dell’ondata di maltempo del fine settimana sono comunque ingenti. Nella riserva naturale di Duna Feniglia (Grosseto) una tromba d’aria ha abbattuto un migliaio di pini. Ingenti danni sono registrati anche nell’area delle cascate del Molino, conosciute anche come le cascatelle del Gorello a Saturnia.

In Sicilia, a Lampedusa, la mareggiata ha fatto capovolgere un’imbarcazione, utilizzata da migranti e rimasta all’ancora a molo Favarolo. Il gasolio ha invaso il Porto Vecchio causando un grave inquinamento ambientale. (Fonte: Ansa)

 

 

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