Milano secondo Pisapia: la prima accoglienza degli immigrati sarà gestita dal Comune

Pubblicato il 10 Agosto 2011 - 19:42 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Un nuovo centro di prima accoglienza per i profughi che arrivano dal Nord Africa è stato inaugurato all’interno della sede della Protezione civile di Milano, in via Barzaghi. Nello spazio, che può ospitare 40 persone, i profughi rimarranno per un massimo di 15 giorni durante i quali verranno identificati e assistiti (dallo screening sanitario alla consulenza legale) prima di essere dirottati in altre strutture sul territorio milanese.

Il progetto, attivato grazie a un accordo raggiunto con la Prefettura, permette al Comune di gestire direttamente gli interventi di assistenza (sempre finanziati dal Governo). Il centro, una novità a livello nazionale, assicurano da Palazzo Marino, permetterà di velocizzare le pratiche di riconoscimento e quelle per stabilire chi abbia i requisiti per ottenere l’asilo politico, grazie a una Commissione supplementare istituita con la Prefettura, la Questura e l’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’Onu.

La seconda fase dell’accoglienza prevede il trasferimento dei profughi in strutture del Comune o del privato sociale. Una soluzione che «permette di gestire i 239 profughi presenti oggi a Milano – hanno spiegato gli assessori alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino e alla Protezione civile Marco Granelli – e i cento nuovi arrivi previsti entro il 20 settembre».

«Vogliamo governare le presenze per uscire dalla logica dell’emergenza – hanno continuato i due assessori -, garantire un’adeguata assistenza che sarà omogenea in tutte le strutture convenzionate che verranno verificate». Quindi Majorino ha rilevato come «ci sia bisogno per il futuro di aumentare il numero di posti per le emergenze» e si è poi rivolto «a tutti i Comuni e le Province lombarde» chiedendo che «tutti facciano la loro parte