Omicidio a Pescara, vittima ex componente banda Battestini

Pubblicato il 20 Gennaio 2012 - 22:40 OLTRE 6 MESI FA

PESCARA, 20 MAR – Sull'omicidio di Italo Ceci indaga la Squadra Mobile della Questura di Pescara, guidata da Pierfrancesco Muriana.

L'uomo, originario di Sulmona (L'Aquila), da anni conduceva una vita regolare, lavorando, insieme al cognato, nel negozio di ferramenta davanti al quale e' stato colpito a morte questa sera. Era noto alle forze dell'ordine per aver fatto parte della ''banda Battestini'' che, guidata da Rolando Battestini, abruzzese di Giulianova (Teramo), imperverso' tra la fine degli anni '70 e la meta' degli anni '80 in Abruzzo e nelle vicine Marche.

Durante una rapina in una farmacia in provincia di Chieti i banditi uccisero un passante. Nel corso di un colpo in una banca della provincia di Ascoli Piceno freddarono una guardia giurata. Nell'aprile 1988 la Corte di Appello dell'Aquila condanno' Battestini e alcuni complici a pene variabili dai 30 anni a un anno e mezzo di carcere. Nel 1990 in Corte d'assise di Macerata, un processo contro la banda si concluse con la condanna di Battestini a 15 anni per omicidio volontario e a 16 mesi per tentata rapina a mano armata; nella stessa sede Italo Ceci fu condannato a 16 mesi per tentata rapina.

Battestini, conosciuto anche come il ''Vallanzasca d'Abruzzo'', mori' suicida nel 1992 nel carcere di Campobasso, dove era detenuto per omicidio, rapine e altri reati. Le prove che avevano permesso di arrestare lui e complici furono fornite da alcuni ''pentiti'', tra i quali anche Italo Ceci.

Ormai Ceci, racconta una cliente del negozio, ''si era riscattato completamente. Oltre al lavoro nell'esercizio del cognato, aveva una piccola impresa di tinteggiatura e dava lavoro ad alcuni ragazzi stranieri, che trattava come figli''. Per commercianti e professionisti della zona, che conoscevano il suo passato, Ceci era una persona a modo e sempre disponibile.