Pacific Egret, svelato il segreto: trasportava uranio e plutonio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Marzo 2014 - 13:41 OLTRE 6 MESI FA
La Spezia (Wikipedia)

La Spezia (Wikipedia)

LA SPEZIA – Plutonio e uranio, questo trasportava la Pacific Egret, la nave che la notte del 3 marzo salpava dal porto di La Spezia suscitando curiosità e l’attenzione di tutti gli abitanti per le imponenti misure di sicurezza. Un caso finito anche in Parlamento, con l’interrogazione di Stefano Quaranta, deputato di Sel.

Il sottosegretario Sesa Amici, aveva risposto solo che tutto era stato fatto in “piena sicurezza”, e che “la sicurezza esige riservatezza” non svelando così in un primo momento il carico della nave.

A chiudere il caso la stessa Casa Bianca, con una nota ufficiale in cui si spiega che la nave trasportava 74 chili di uranio e plutonio.

La ricostruzione del viaggio secondo TgCom:

Stando a quanto riferito dalle autorità, la segretezza dell’operazione è stata mantenuta fino alla sua conclusione per motivi di sicurezza e garanzia dei protocolli. A organizzare il trasferimento del pericoloso carico di ossidi misti di plutonio e uranio a basso arricchimento, una società che cura la bonifica nucleare in Italia, la Sogin, con sede a Saluggia. Il viaggio delle scorie inizia però a gennaio, quando l’azienda progetta e realizza vicino a Roma un forno per trattare e stabilizzare le scorie provenienti dai reattori di Pickering in Ontario. Conclusi i trattamenti il 18 febbraio, i materiali radioattivi vengono caricati all’interno di 38 contenitori realizzati negli Stati Uniti e sistemati in tre container. Super scortati dalle forze dell’ordine nella notte del 3 marzo e trasportati in gran segreto fino al porto di La Spezia, vengono imbarcati velocemente sulla Pacific Egret utilizzando delle gru. Salpata la mattina del 4 marzo, per alcuni tratti della rotta la nave rimane un fantasma invisibile a ogni radar fino all’approdo, anch’esso avvolto nel giallo.