Pioverà tanto, troppo: “State in guardia”. Italia avvisata ma per nulla salvata

Italia avvisata e per questo salvata? I meteorologi hanno comunicato: è iniziata la settimana più piovosa degli ultimi sei mesi, quattro “perturbazioni” in sequenza provenienti dall’Atlantico, la prima è già qui, la seconda arriva mercoledì, la terza venerdì e l’ultima domenica prossima. Dunque pioverà e tanto. La Protezione Civile ha dato l’allerta e l’allarme, in particolare alle seguenti Regioni: Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli, Toscana, Umbria, Marche e Lazio. Dunque c’è rischio, non di bagnarsi ma di frane, smottamenti e torrenti e corsi d’acqua che qua e là escono dagli argini.

Che succede quando la Protezione Civile ufficialmente avverte del pericolo? Succede che la Protezione Civile ha fatto il suo, non si potrà dire domani che non l’aveva detto. E poi che succede? Poi succede poco o nulla. Perché Regioni, Comuni, Province e destinatari vari dell’avviso poco o nulla possono fare se non adempiere anche loro formalmente ai doveri di legge. Doveri che si esauriscono nel diffondere l’avviso e si concretizzano nel non restare l’ultimo della catena con il “cerino in mano” nel caso la pioggia dovesse trasformarsi in disastro sul territorio. Territorio italiano che in un numero enorme di luoghi è ormai inadatto a reggere e smaltire una settimana di pioggia intensa. Pendii delle montagne abbandonati e/o disboscati sono la regola. Edifici costruiti sotto o sopra terreni franabili, corsi d’acqua stretti e soffocati dal cemento, invasi non costruiti o non completati: questa è la mappa del territorio. Mappa che trasforma l’avviso della Protezione Civile in un messaggio inviato con le dita incrociate, con il sottinteso: speriamo che ce la caviamo con poco.

Non è detto che la settimana più piovosa degli ultimi sei mesi si trasformi qua e là in nuova tragedia italiana. Può darsi che ce la caviamo. Ma l’Italia è un paese dove se piove tanto, tanto e di brutto può succedere. Quindi l’allarme e l’avviso, correttamente lanciati, sono in realtà uno scongiuro. Speriamo che nulla frani: non c’è scritto, ma è quel che si legge. Per le prossime 12/18 ore l’Italia è avvisata ma per nulla salvata.

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