MILANO – Mai stata a cena ad Arcore, mai partecipato a cene o serate più o meno eleganti. A cena no, ma a pranzo sì. La conduttrice tv Barbara D’Urso, chiamata a testimoniare nel processo sul caso Ruby, ha chiarito ai giudici di Milano di non avere “mai frequentato Arcore” e di esserci stata “solo una volta a pranzo una decina di anni fa, quando era presente tra gli altri Pier Silvio Berlusconi, ma non Silvio”.
La conduttrice televisiva è stata convocata come teste, perché in un verbale in fase di indagini Ruby aveva raccontato ai pm di averla vista durante una serata. D’Urso invece ha precisato di non essere mai stata alle serate di Arcore ed in particolare di non esserci stata nel marzo 2010, quando sarebbe stata vista da Ruby. ”Non ho mai incontrato Nicole Minetti, né altre ragazze a Arcore”, ha aggiunto.
Successivamente in aula ci sono stati brevi momenti di tensione tra il pm Ilda Boccassini e l’avvocato del Cavaliere, Niccolò Ghedini. Il magistrato ha chiesto “maggiore lealtà” nella citazione e nella strategia dei testimoni. Per il pm, infatti, il processo sarebbe rallentato dalle mosse della difesa, che avrebbe depositato in ritardo i verbali di alcuni testi sentiti nelle indagini preliminari dagli stessi avvocati. Chiaro è il riferimento ai due grandi assenti in aula: George Clooney ed Elisabetta Canalis. E’ di pochi giorni fa la notizia apparsa sul quotidiano spagnolo El Pais che indicava proprio Clooney come possibile testimone chiave della difesa Berlusconi.
“Come pensava la difesa – ha osservato il pm – di poter citare in una settimana un attore come George Clooney o un personaggio come Elisabetta Canalis? Doveva farlo per tempo. Se si citano i testi in questo modo poi è evidente che il processo vive momenti di stallo. Per questo chiedo più ordine”. “Oggi ci sono già 10-11 testimoni”, ha replicato Ghedini.