Proposta ai sindaci: 2000 giovani disoccupati con “licenza di multa”

Pubblicato il 4 Luglio 2011 - 18:28| Aggiornato il 5 Luglio 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Proposta per i sindaci delle grandi città, come Roma: assoldate 2000 giovani disoccupati con licenza di multare le macchine in sosta vietata.

Uno dei problemi che attanagliano molte città italiane, soprattutto nel centro ma non solo, è quello della sosta selvaggia. Chi, per fretta, parcheggia in seconda fila, chi davanti a un passo carrabile, chi sui posti invalidi pur non essendo invalido, chi, ancora, a ridosso degli scivoli per carrozzine e sedie a rotelle. A chi non è capitato di vedere scene del genere? Se si tratta di una sosta di pochi secondi per una necessità impellente e rapidissima si può anche chiudere un occhio. Ma c’è chi fa di questi parcheggi selvaggi un modus vivendi e lascia la sua auto parcheggiata in modo indegno per intere giornate.

Il numero dei vigili urbani in servizio ogni giorno negli ultimi tempi è notevolmente aumentato. Ma non basta per fronteggiare un problema tanto endemico quanto quasi inevitabile in città grandi e caotiche come Roma, Milano, Napoli. I cosiddetti e odiatissimi “vigilini”, poi, possono fare le multe solo a coloro che parcheggiano sulle strisce blu senza pagare il parchimetro. E per chi parcheggia in seconda fila, sul passo carrabile, sulle strisce? Per aiutare i vigili, in difficoltà numerica, perché il Comune non assolda un esercito di giovani disoccupati che per mille euro abbiano “licenza di multa”? In molti, c’è da scommetterci, farebbero la fila per un posto del genere.

La proposta ha diversi lati positivi. Assoldando, ad esempio, duemila giovani “vigili senza divisa” si contrasterà la disoccupazione giovanile, ormai diffusissima. Inoltre, ipotizzando di retribuirli con 1000 euro al mese, i comuni risparmieranno rispetto a quanto non farebbero assoldando 2000 vigili urbani e potranno comunque rientrare del costo con gli introiti delle multe. E infine si andrebbe a contrastare, in modo più sostanzioso, il caos psichedelico del parcheggio selvaggio, ormai diventato quasi un simbolo di molte città, quasi come il Colosseo a Roma o il Duomo a Milano.