Regioni zona gialla, le 18 che rischiano di più: solo in tre hanno Rt a livello basso

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Agosto 2021 - 12:17 OLTRE 6 MESI FA
Regioni zona gialla, le 18 che rischiano di più: solo in tre hanno Rt a livello basso

Regioni zona gialla, le 18 che rischiano di più: solo in tre hanno Rt a livello basso FOTO ANSA

Ci sono 18 Regioni a rischio zona gialla che risultano classificate a rischio moderato nel consueto monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. Le restanti che risultano classificate a rischio basso sono il Lazio e le due province autonome di Trento e Bolzano. Secondo i dati scende l’Rt nazionale da 1,56 della scorsa settimana a 1,27 di questa, ma l’incidenza prosegue nella sua salita raggiungendo 73 casi ogni 100 mila abitanti contro i 68 della scorsa.

Regioni zona gialla, chi rischia di più

Sono la Sardegna con 141,8, la Toscana con 129,9 e la Sicilia con 127,2 le tre regioni con i valori dell’incidenza più alto. Il dato sulle incidenze rappresenta insieme a quello sulla saturazione dei reparti ospedalieri e delle terapie intensive, uno degli indicatori decisionali per le eventuali misure di contenimento.

Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in leggero aumento al 4%. Con il numero di persone ricoverate in aumento da 258 (03/08/2021) a 322 (10/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 5%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.196 (03/08/2021) a 2.880 (10/08/2021).

La circolazione della variante Delta

La variante è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale. Nella nota Iss si legge: “Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”.