Covid a bambini e ragazzi fa poco e niente. Statisticamente vero, clinicamente un po’ meno. Da inizio epidemia in Italia i contagiati con età da 0 a 19 anni sono stati 826.774 (quelli almeno diagnosticati, legittimo supporre siano stati in numero superiore). In ospedale sono finiti, si è dovuto ricorrere al ricovero per 8.632 bambini o ragazzi. In Terapia Intensiva sono andati 251 tra bambini e ragazzi. I decessi, i morti di Covid bambini e ragazzi sono stati 35. Definire tutto ciò una passeggiata è fuori luogo e fuori misura.
L’incognita del Long-Covid
Circa uno su tre dei guariti da Covid sembra non recuperare la piena efficienza fisica a distanza di mesi dalla negativizzazione rispetto al virus. Lo si chiama Long-Covid e se ne sa clinicamente davvero poco, poco più del suo manifestarsi. L’incognita Long Covid quindi riguarda e tocca anche le migliaia di bambini o ragazzi guariti o toccati dal Covid.
Malattia su corpo forte
Su scala generale si può dire che Covid non è malattia leggera su corpo bambini e ragazzi, è la stessa malattia degli adulti e degli anziani. Solo che statisticamente impatta su platea di organismi più forti e più in grado di resistere. Ma là dove un organismo per qualche motivo sia debole, indipendentemente dalla sua età, questo pesantemente soffre in caso di Covid.
In termini impropri ma efficaci quanto ad esemplificazione: una polmonite in un bambino o ragazzo guarisce meglio e guarisce più di quanto accada in un adulto o anziano, ma non per questo un genitore vive con serenità “come fosse una passeggiata” la polmonite a suo figlio/a. E invece quanto al Covid bambini e ragazzi si rischia questo equivoco, questa sottovalutazione, questa particolare form di negazionismo.