Riace, il nuovo sindaco toglie cartello “paese dell’accoglienza”: sostituito con nomi dei Santi patroni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 23 Settembre 2019 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA
Riace, il nuovo sindaco toglie cartello "paese dell'accoglienza": sostituito con nomi dei Santi patroni

Il vecchio cartello all’entrata di Riace

REGGIO CALABRIA – Un cartello con la foto del santuario cittadino e la scritta “paese dei Santi Cosma e Damiano” dove c’era scritto “Riace paese dell’accoglienza”. L’iniziativa è della nuova amministrazione comunale guidata dal neo sindaco Antonio Trifoli, eletto la scorsa primavera con una lista sostenuta anche dalla Lega, alla guida del comune assurto agli onori della cronaca come modello d’interazione dei migranti.

Dai colori della bandiera della pace che campeggiavano sulla cartellonistica ai tempi in cui il sindaco era Mimmo Lucano, si è passati ai simboli religiosi. La targa è stata scoperta nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato lo stesso sindaco Trifoli, e i due parroci del paese, don Giovanni Coniglio e don Giovanni Piscioneri. La decisione, interpretata da molti come una rimozione delle iniziative volute da Lucano, ha spiegato l’amministrazione comunale, è legata  in realtà alle celebrazioni per i 350 anni dall’arrivo in paese delle reliquie dei due Santi. Lo stesso sindaco ha reso noto che altri cartelli simili saranno posizionati anche in altre strade di ingresso al paese. 

Sindaco: “Resta paese accoglienza ma senza business”

“Riace resta il paese dell’accoglienza, ma senza alcun business legato alla presenza dei migranti”. Antonio Trifoli, nuovo sindaco della cittadina del Reggino indicata come modello di integrazione dei migranti quando ad amministrarla c’era Domenico Lucano, smorza le polemiche scaturite dalla decisione della sua giunta di modificare la cartellonistica per le vie del paese. Non ci sono più i cartelli con la scritta “Riace paese dell’accoglienza” all’ingresso della cittadina, ma i nomi dei santi patroni Cosma e Damiano.

L’iniziativa è stata interpretata come una manifestazione della volontà di chiudere con il recente passato del paese dopo la caduta di Lucano – travolto da un’inchiesta della Procura di Locri proprio in merito a presunte irregolarità nella gestione dei progetti finalizzati all’integrazione degli stranieri – ma Trifoli, che è stato eletto anche con l’appoggio di esponenti della Lega di Salvini, respinge al mittente ogni interpretazione di questo genere.

“Non ci vedo niente di male – dice all’Agi – c’è molta strumentalizzazione da parte dei media. La decisione era nota da giorni perché ricorrono i 350 anni dall’arrivo delle reliquie dei due santi a Riace e abbiamo deciso di ricordare l’evento. Ma se i media vogliono strumentalizzare, io rispondo che non era mia intenzione cancellare il passato. Riace – continua – è il paese dell’accoglienza, ma a titolo gratuito, senza il business dei finanziamenti destinati alla sistemazione dei migranti. Non è un cartello a qualificare una comunità, però posso assicurare che l’indicazione “paese dell’accoglienza” resta anche nella nuova cartellonistica che stiamo installando. I nostri santi – aggiunge – praticavano l’accoglienza senza ottenere niente in cambio e noi seguiamo il loro esempio”.

fonte: AGI.