Riaperture 26 aprile, quanto costano in morti Covid: 2/300 al giorno fino al 15 luglio, le proiezioni del Cts

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Aprile 2021 - 10:16 OLTRE 6 MESI FA
Riaperture 26 aprile morti

Riaperture 26 aprile, morti Covid: le proiezioni del Cts (Ansa)

Riaperture 26 aprile, quanto costano in morti Covid fino al 15 luglio. Quanto è ragionato il rischio assunto dal governo Draghi sulle riaperture del 26 aprile? Quanto, cioè, costano queste riaperture in termini di vittime Covid?

Riaperture 26 aprile: 2/300 morti al giorno fino al 15/7

Diciamo subito: fino al 15 luglio, l’aver riaperto il 26 aprile ci costerà 2/300 vittime Covid fino a metà luglio. Un rinvio delle riaperture di un paio di settimane, cioè il 12 maggio, avrebbe comportato un numero di decessi giornalieri pari a 100. 

Ci affidiamo alle stime dello stesso Cts, quelle che ha letto Draghi e che si basano sulle proiezioni del matematico e epidemiologo Stefano Merler della Fondazione Bruno Kessler. Un matematico che, nota il Corriere della Sera che ha visto in esclusiva le sue proiezioni, non ne ha sbagliata una finora.

Le proiezioni si fondano l’indice di contagio Rt

Questo modello statistico prende in considerazione l’indice di contagio Rt, cioè quante persone vengono infettate da ogni singolo positivo. Nel caso Rt uguale a 1 significa che a ogni infetto corrisponde una persona contagiata.

Ora, l’ultimo periodo preso in esame (riferito alle prime due settimane di aprile, quindi l’ultima fotografia prima della riapertura del 26 aprile) mostra un Rt pari a 0,81.

Con le riaperture è empiricamente fondata la previsione di una crescita Rt fino a 1. Questo incremento dell’indice si traduce in aumento dei contagi e dei decessi giornalieri E, cioè, da qui al 15 luglio, con un ritmo di decessi pari a 200/300 morti circa al giorno.

Quanto peserebbe uno scenario da “liberi tutti”

Chiusure e restrizioni (fino a che la campagna vaccinale non avrà superata una certa soglia di immunizzazione) servono a ridurre i contagi, è pacifico. Perché, in uno scenario da “liberi tutti” la progressione dei decessi sarebbe inevitabile. 

“Se sale a 1,1 il rischio è di un aumento costante dei decessi fino ad arrivare a metà luglio a 600 al giorno (300 al 24 giugno). A 1,25 il disastro: fino a 1.200/1.300 vittime al giorno”.