Riccione, Giulia e Alessia travolte dal treno: una delle sorelle era sui binari, l’altra voleva salvarla

Riccione, Giulia e Alessia travolte dal treno: una delle sorelle era sui binari, l'altra voleva salvarla. E' quanto è emerso fino ad ora dalla ricostruzione dei tesimoni presenti in stazione nel momento dell'impatto delle due sorelle con un Freccia Rossa.

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Agosto 2022 - 08:41 OLTRE 6 MESI FA
Giulia e Alessia Pisanu (foto Ansa)

Giulia e Alessia Pisanu (foto Ansa)

 Giulia e Alessia Pisanu, due sorelle originarie di Madonna di Castenaso in provincia di Bologna, sono morte a 15 e 17 anni travolte da un treno a Riccione. Da quanto è emerso dalle testimonianze dei presenti, una delle due giovani era sui binari. L’altra era seduta sulla banchina per cercare di salvare la sorella. 

Riccione, muoiono travolte da un treno a 15 e 17 anni

La tragedia è avvenuta la mattina di domenica 31 luglio, attorno alle 6.40, alla stazione di Riccione.  L’impatto è stato terribile. Le due ragazze sono state identificate tramite il cellulare di una delle due.  Difficile stabilire l’esatta dinamica di una disgrazia che si è consumata sotto gli occhi dei passeggeri in attesa del treno.

Una era sui binari, l’altra seduta sulla banchina

Secondo la testimonianza delle poche persone presenti a quell’ora della mattina, una delle due ragazze era ferma sui binari mentre l’altra si era seduta sulla banchina forse per scendere, superare i 50 centimetri di cemento che la separavano dalla sorella e cercare di salvarla o forse per aiutarla a risalire.

Non sono servite a salvarle né le urla degli altri viaggiatori né il fischio insistente del treno, un Freccia Rossa in arrivo a Riccione da Pescara. Un treno che come sanno bene tutti i macchinisti in condizioni di sicurezza ottimale può raggiungere i 200 chilometri orari. Non lascia scampo. In un attimo, in un solo boato le vite di Giulia e Alessia sono svanite andando ad impattare contro il muso in vetroresina del treno.

Immediatamente sono scattati i soccorsi, sul posto la Polfer, gli agenti della Questura, la scientifica della polizia di stato, i carabinieri di Riccione e i vigili del fuoco di Rimini. Le due ragazze appena entrate alla stazione hanno avvicinato il titolare del bar che stava rifornendo i distributori automatici: “Una ragazza vestita di nero mi ha chiesto qualcosa, non mi sembrava molto lucida. Poi si è allontanata e si è incontrata con una amica che teneva in mano gli stivali”. Una era Giulia, l’altra Alessia.

L’uomo le vede andare verso il secondo binario dove era già fermo il treno per Ancona. “Ho iniziato ad urlare, io come altri che erano in stazione. In mezzo agli urli abbiamo sentito il fischio del treno Freccia Rossa in transito sul primo binario. Poi una gran botta e tutti abbiamo cominciato ad urlare”, dice ancora sconvolto.

Non è stato facile per agenti della Polfer risalire all’identità delle due ragazze. L’unico indizio un cellulare estremamente danneggiato intestato ad una ditta di traslochi di Castenaso. Attraverso la ditta, è stato quindi rintracciato il padre delle due ragazze che ha poi effettuato il riconoscimento dei pochi resti delle figlie. Per ore si è intrattenuto negli uffici della Polfer di Rimini per poter ricostruire nel dettaglio gli ultimi istanti di vita delle figlie. Con l’aiuto delle telecamere si è potuto vedere le ragazze entrare in stazione, ma non il momento dell’impatto.

Cosa hanno ripreso le telecamere di sorveglianza della stazione

La ricostruzione dei momenti immediatamente precedenti l’impatto è stata fatta solo grazie alle testimonianze delle persone presenti. Le due sorelle non erano passate inosservate, per i gesti e per la camminata. Quasi tutti i testimoni le hanno definite stanche e spossate forse dopo una serata passata sveglie. Come molti ragazzini avevano preso il treno per Riccione con l’intenzione di tornare a casa la mattina dopo aver ballato magari tutta la notte. “A nome di tutta la comunità di Riccione esprimo profondo dolore per quanto accaduto questa mattina nella nostra Stazione e cordoglio per le famiglie colpite da questa immane tragedia. In questo momento di dolore verso le famiglie di queste due giovani donne, siamo vicini alle Forze dell’ Ordine che stanno lavorando per fare luce su quanto accaduto”, ha scritto poi in una nota la sindaca di Riccione Daniela Angelini.