Sardegna. Coppia morta intossicata: amici dimessi dallìospedale

Pubblicato il 20 Febbraio 2012 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA

OLBIA – Sono stati dimessi dall’ospedale di La Maddalena, dove sono stati sottoposti a terapia in camera iperbarica, Monia Matti, di 36 anni, di Voghera, e Paolo Emilio Cremonesi, di 38, di Milano, i due fidanzati che sono sopravvissuti all’incidente di Aggius solo perche’ si trovavano in una stanza diversa rispetto a quella dove sono morti i due amici Enrico Gustavo Vasa, di 38, di Aggius, e Francesca Sanna, di 34, di Aglientu, avvelenati due giorni fa dal monossido di carbonio.

Il sostituto procuratore Roberta Guido dovra’ decidere nelle prossime ore quando eseguire le prove tecniche per verificare se la caldaia, dal quale si sarebbe sprigionato il monossido, fosse stata montata a dovere e se il collaudo, eseguito all’inizio dell’inverno, sia stato fatto seguendo la normativa. Nel frattempo nel pomeriggio ad Aggius, alle 15.30, dove e’ stato proclamato il lutto cittadino, si celebreranno i funerali di Francesca Sanna ed Enrico Gustavo Vasa, i due fidanzati morti nella notte fra venerdi’ e sabato.

Questa mattina il sostituto della Procura della Repubblica di Tempio Pausania ha affidato al medico legale, Salvatore Lorenzoni, l’incarico di effettuare ulteriori accertamenti. Ieri il proprietario di casa, Nino Sanna, padre di Francesca, e’ stato sentito dagli inquirenti e avrebbe confermato che i tecnici avevano controllato la caldaia, che e’ stata posta sotto sequestro, rilasciandone una certificazione di corretto funzionamento.

Tutti atti che ora verranno analizzati dalla Procura che dovra’ stabilire se la morte accidentale dei due fidanzati possa avere delle ricadute di responsabilita’ sulle persone che hanno collocato la caldaia nella cantina dell’abitazione e la cui canna fumaria percorre i due piani dello stabile.