Scuola, i presidi: “Lunedì potrebbero essere assenti 100.000 dipendenti tra docenti e personale Ata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Gennaio 2022 - 16:59 OLTRE 6 MESI FA
Scuola, i presidi: "Lunedì potrebbero essere assenti 100.000 dipendenti tra docenti e personale Ata"

Scuola, i presidi: “Lunedì potrebbero essere assenti 100.000 dipendenti tra docenti e personale Ata” (foto Ansa)

“Stimiamo che lunedì potrebbero essere assenti 100.000 dipendenti della scuola su un milione – tra docenti e personale Ata – ovvero un 10% del totale, per le più svariate questioni legate a Covid, quarantene, vaccini eccetera”. Lo dice interpellato dall’agenzia Ansa il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli precisando “che per ovvi motivi si tratta di numeri stimati approssimativamente e che saranno verificati una volta aperte le scuole”.

La mancanza di mascherine FFP2

“Le scuole – dice il presidente dell’Anp – sono ancora in attesa di ricevere le preannunciate forniture di mascherine FFP2 da parte della struttura commissariale. Inoltre, malgrado le nostre richieste dei giorni scorsi, non risultano ancora pubblicati i dati effettivi sulle classi in DAD, sulle unità di personale sospeso e sul numero di dipendenti e di alunni in quarantena. Numeri che, temiamo, cresceranno nei prossimi giorni”. 

Il problema della privacy

“Resta da chiarire anche un problema di privacy: le scuole devono essere autorizzate, in maniera chiara e inattaccabile, al trattamento dei dati sanitari degli studenti per quanto riguarda il loro stato vaccinale al fine di gestire le relative quarantene”, prosegue. Il presidente dell’Anp nel corso dell’incontro con il Ministro dell’istruzione, in agenda lunedì 10 gennaio 2022, ribadirà le richieste già formulate nei giorni scorsi, spiega l’associazione. “La scuola, in questo momento, sta svolgendo una funzione di supporto al sistema sanitario e ha chiesto che vengano fornite ai dirigenti scolastici indicazioni chiare e applicabili, per garantire una maggiore efficacia nella gestione dei casi che si stanno presentando. Sentiamo il dovere di essere molto chiari nei confronti di famiglie e studenti”, spiega Giannelli.