Terremoto, scrutini nei container. Verso esami solo orali a Mirandola

Pubblicato il 4 Giugno 2012 - 19:49 OLTRE 6 MESI FA

I danni del sisma in Emilia Romagna (LaPresse)

BOLOGNA – La situazione del dopo-terremoto in Emilia Romagna è “a macchia di leopardo”, ma per molti studenti probabilmente gli esami saranno in tenda o nei container e alcuni dovranno sostenere solo le prove orali.

Le scuole inagibili sono 219 per per 50mila studenti in tutto, la voglia è quella di tornare alla normalità e concludere l’anno scolastico il più presto possibile.

Sarà il Miur, il ministero dell’Istruzione a decidere con un provvedimento e autorizzare l’Ufficio scolastico regionale sul da farsi in ogni singolo centro colpito dal sisma.

Il sottosegretario all’Istruzione Elena Ugolini ha detto: “Con il decreto si getterà la base normativa per consentire alle istituzioni scolastiche più in difficoltà di decidere se fare solo gli orali, seguendo il “modello L’Aquila” o se, invece, svolgere tutte le prove come da calendario ufficiale”. E ancora sugli scrutini: “Sono stati recuperati tutti i registri. Comuni e frazioni stanno individuando i locali dove lavorare, laddove la scuola non sia agibile. La situazione è a macchia di leopardo”.

Scrive il Corriere della Sera che gli studenti di Mirandola, devastata dal terremoto del 29 maggio, faranno probabilmente solo esami orali (400 i ragazzi delle scuole superiori, 200 quelli delle medie), sotto un tendone della protezione civile.

“La situazione è in continua evoluzione”, ha detto l’assessore emiliano Patrizio Bianchi. “Squadre di tecnici di quattro università regionali stanno facendo sopralluoghi per valutare il da farsi edificio per edificio. La ricostruzione dovrà seguire criteri antisismici e di sostenibilità ambientale. Al momento la priorità è individuare i locali dove svolgere gli scrutini e gli esami. Vogliamo garantire ai ragazzi una conclusione adeguata dell’anno scolastico”.

A MANTOVA ANNO SCOLASTICO FINITO Il sindaco di Mantova Nicola Sodano ha ordinato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private del territorio comunale fino al 9 giugno. A Mantova dunque viene dichiarata la conclusione anticipata dell’anno scolastico a causa delle continue scosse di terremoto. La decisione è stata presa al termine di un vertice con il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio.