Yara Gambirasio, Ignoto 1: il “killer in provetta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2014 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA
Un’immagine andata in onda in esclusiva su Sky TG24 degli indumenti di Yara Gambirasio.

Un’immagine andata in onda in esclusiva su Sky TG24 degli indumenti di Yara Gambirasio.

ROMA – Sappiamo che ha ucciso Yara Gambirasio (al  99,99999987%), sappiamo che è il figlio, illegittimo, di Giuseppe Guerinoni, sappiamo che per la scienza è Ignoto 1, ma non sappiamo chi è, dove vive. Di lui, oltre a questo, non sappiamo niente, e probabilmente non lo sapremo mai. “Un killer in provetta” come scrive Paolo Berizzi di Repubblica.

“La cosa peggiore, adesso, è la totale assenza di uno spiraglio di luce. Non sapere dove indirizzare lo sguardo” dice, sconfortato il padre di Yara, Fulvio Gambirasio.
“Non serve invocare scossoni – dice il padre – Non serve smuovere le acque. Siamo qui, aspettando che ci dicano chi ce l’ha portata via e perché”. Poi c’è la madre: “La persona che ha ucciso nostra figlia è ancora in giro, potrebbe colpire un’altra volta”.
Una marca da bollo, si è partiti dalla saliva su una marca da bollo. Poi si è preso del dna da un femore. Bingo. E’ il dna di Giuseppe Guerinoni. Giuseppe Guerinoni, autista di Gorno, morto nel ’99 a sessantuno anni dopo avere messo al mondo, e forse senza neanche saperlo, l’assassino di Yara.
“Abbiamo setacciato interi paesi. Tra gli oltre 15 mila incroci genetici ne abbiamo monitorati centinaia appartenenti a donne compatibili con la “cornice”. In tre anni e mezzo abbiamo ricostruito vite, alberi genealogici, deviazioni, cercando di non lasciare niente al caso” racconta a Repubblica uno degli investigatori.
Le indagini sono partite da una traccia di dna trovata sugli slip di Yara. Da questa prima traccia arriva una prima piccola compatibilità con un cliente di una discoteca nei pressi del campo dove è stato ritrovato il cadavere, in stato di decomposizione, di Yara, Un’altra cosa è certa, il nucleo originale della famiglia di Guerinoni non c’entra niente col delitto. Per questo gli investigatori parlando di un possibile figlio illegittimo.
“Se prima della “svolta” lavoravamo al buio con lenti capaci di illuminare anche il più piccolo particolare, adesso abbiamo davanti uno spiraglio di luce ma, sembra un paradosso, è come se la cronologia ci privasse di quelle lenti” dice ancora l’investigatore. “Faremo di tutto – conclude – per arrivare al killer, ma sappiamo che l’evidenza scientifica, visto lo scenario, rischia di non spostare un granché. Serve davvero un colpo di fortuna”