Yara Gambirasio: mitomane di Alessandria scrisse la lettera-confessione

Pubblicato il 18 Agosto 2011 - 14:09 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ un mitomane di Alessandria che spedì l’8 agosto scorso una lettera anonima all’Eco di Bergamo in cui diceva di aver ucciso Yara Gambirasio. E’ stato rintracciato e denunciato per “autocalunnia”. E’ un trentatrenne che vive in un paesino in provincia di Alessandria. Disoccupato, da circa 15 anni è sottoposto a cure psichiatriche.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori il trentatrenne aveva spedito la lettera da Spotorno (Savona) dove era in villeggiatura all’inizio di agosto. Non è mai stato a Bergamo e passa praticamente più di 11 mesi all’anno nel paesino in provincia di Alessandria dove è residente. Ai carabinieri ha confessato di aver scritto la lettera anonima all’Eco di Bergamo.

“Non ci sono dubbi, è lui – dichiara il sostituto procuratore Letizia Ruggeri – Dopo una certa attività di indagine condotta da qui i carabinieri di Alessandria l’hanno individuato, insieme agli investigatori che lavorano a Bergamo. Vorrei ribadire a tutti che certe situazioni non sono indolore. Fanno perdere del tempo, si tratta di delitti contro l’attività giudiziaria. E non si pensi di farla franca. La lettera anonima poteva sembrare credibile e per questo ci ha fatto perdere del tempo. Sono convinta che certe situazioni nascono dalle troppe fughe di notizie su questa indagine”.