Afghanistan/ Oltre cento civili inclusi donne e bambini morti in raid aerei americani

Pubblicato il 6 Maggio 2009 - 08:29 OLTRE 6 MESI FA

Oltre cento civili sono rimasti uccisi nei raid aerei statunitensi nella zona di Farah, nell’ovest dell’Afghanistan, a quanto riferisce The Guardian. Una cifra che conferma quella fatta anche da alcune fonti locali che parlano di oltre 100 morti e raccontano di camion carichi di cadaveri arrivati a Bala Baluk, capoluogo della provincia.

Il bilancio modifica, al rialzo, quello fornito dalla Croce Rossa che parlava di decine di vittime. La portavoce Jessica Barry ha riferito che alcuni componenti dell’organizzazione hanno visto case distrutte e decine di corpi: “C’erano donne e c’erano bambini uccisi. A quanto pare, stavano cercando riparo nelle case quando sono stati colpiti”. Barry ha precisato che tra le vittime ci sono un volontario della Mezzaluna rossa afgana e 13 componenti della sua famiglia.

Il governatore Rohul Amin ha detto che le vittime civili sono state causate dal fatto che i talebani avevano trovato riparo nelle abitazioni che sono poi state bombardate: “E’ una zona sotto controllo dei talebani – ha detto – non siamo in grado di fare un bilancio ufficiale, ma ci sono stati morti tra i civili perché i ribelli usavano abitazioni civili per nascondersi”.

Sulle vittime civili nella provincia di Farah è stata aperta un’indagine congiunta afgano-americana. Una delegazione composta da rappresentanti dell’Onu, dell’esercito statunitense e del ministero dell’Interno di Kabul si è recata nell’area dei raid. Le forze a guida americana hanno ammesso di essere state coinvolte in combattimenti e incursioni aeree nella zona, iniziati lunedì e proseguiti martedi.

Il presidente afgano Hamid Karzai che oggi è a Washington per un vertice con il leader Usa Barack Obama e il capo dello Stato pachistano Asif Ali Zardari. ha definito il massacro “inaccettabile e ingiustificabile”, annunciando l’intenzione di parlarne con Obama.