Ascoltare Mozart non rende più intelligenti. L’università di Vienna non ha trovato nessun tipo di legame

Pubblicato il 11 Maggio 2010 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA

Wolfgang Amadeus Mozart

Forse rimarrà deluso chi sosteneva il contrario. Ma ora l’università di Vienna ha rotto ogni indugio. Ascoltare Mozart non rende le persone più intelligenti.

I ricercatori austriaci hanno esaminato più di 40 studi sul tema e hanno scoperto che non esiste nessuna associazione tra le opere del celebre compositore e l’aumento dell’intelligenza. «Chi ascolta musica, Mozart, Bach ma anche i Pearl Jam – spiega Jakob Pietschnig, che ha coordinato lo studio pubblicato dalla rivista Intelligence – ha sempre migliori risultati rispetto a chi non ascolta nulla, ma sappiamo già che le persone hanno migliori performance se hanno uno stimolo. Io consiglio a tutti di ascoltare Mozart, ma questo non migliorerà le abilità cognitive”.

Era il 1993 quando un articolo pubblicato su Science dimostrava l’esistenza del cosiddetto “Effetto Mozart”. La scoperta era stata fatta da un team di ricercatori californiani. La ricerca effettuata negli Stati Uniti aveva utilizzato un campione molto limitato, perché composto soltanto da 36 adolescenti. E in 15 anni nessun altro studio scientifico era riuscito a confermare i risultati realizzati in California.

Gli psicologi austriaci hanno invece  coinvolto tremila persone senza rilevare in nessun caso alcun segno di miglioramento dell’intelligenza grazie alle melodie del celebre compositore austriaco.