Corea del Sud, naufragio traghetto Sewol: arrestati altri 4 membri d’equipaggio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Aprile 2014 - 09:06 OLTRE 6 MESI FA
Corea del Sud, naufragio traghetto Sewol: arrestati altri 4 membri d'equipaggio

Il traghetto affondato (Foto Ap)

SEOUL – Naufragio del traghetto Sewol in Corea del Sud, la polizia sudcoreana ha arrestato altri quattro membri dell’equipaggio che erano a bordo della nave affondata mercoledì scorso al largo delle coste meridionali del Paese con 476 persone a bordo. Si tratta di tre ufficiali e un meccanico. Sabato scorso le autorità avevano arrestato il capitano della nave e due membri dell’equipaggio, tra i quali il terzo ufficiale, ovvero la donna di 26 anni con solo un anno di esperienza che era al timone al momento della sciagura.

LA PRESIDENTE: “COME UN OMICIDIO” – Le azioni di capitano ed equipaggio del traghetto Sewol sono “equivalenti all’omicidio”: è durissimo il giudizio della presidente Park Geun-hye.“Gli atti del capitano e di alcuni membri dell’equipaggio sono del tutto incomprensibili e inaccettabili, equivalgono all’omicidio”, ha detto. Park ha fortemente criticato il capitano e alcuni dei membri dell’equipaggio del traghetto per aver lasciato centinaia di passeggeri e abbandonato la nave che stava affondando, definendo i loro atti pari all'”omicidio”. La presidente ha promesso che saranno scoperte e chiarite “tutte le irregolarità e le responsabilità” nelle operazioni a bordo della nave “sia penali sia civili”, a prescindere da ranghi o posizioni. Park ha ammesso “seri problemi” alla risposta iniziale del governo al disastro, che annovera oltre 300 tra morti e dispersi. Tuttavia, ha concluso, “il comportamento di capitano e alcuni membri dell’equipaggio è inconcepibile dal punto di vista del senso comune e non deve essere tollerato”.

INDAGINI SULLA SOCIETA’ ARMATRICE – La procura sudcoreana incaricata di far luce sull’affondamento del traghetto sta verificando le ipotesi di eventuali responsabilità penali della Chonghaejin Marine, l’operatore del traghetto. Nel mirino proprietari e dirigenti della società, cui è stato vietato di lasciare il Paese, a causa dello scadente addestramento dell’equipaggio di fronte a situazioni di emergenza e di altre circostanze al vaglio. Sulla base delle testimonianze concordanti, dopo l’incidente le istruzioni date ai passeggeri sono state di rimanere “calmi in cabina”, anche dopo che la nave aveva cominciato a inclinarsi, invece di cominciare a utilizzare le scialuppe di salvataggio. Pesano anche le informazioni confuse fornite dalla società su numero dei passeggeri e carico del Sewol, sollevando il sospetto di un tentativo di nascondere che la nave fosse sovraccarica.

Nel rapporto alla partenza dal porto di Incheon, Chonghaejin Marine ha riferito alla Korea Shipping Association un totale di 450 passeggeri, 24 membri dell’equipaggio, 150 veicoli e 657 tonnellate di carico, secondo la tv Ytn. Poco dopo l’incidente, l’operatore ha cambiato i numeri dati: 477 persone a bordo, carico di 1.157 tonnellate e 180 veicoli. Chonghaejin Marine, smentendo che la nave fosse sovraccarica, ha però cambiato il numero dei passeggeri diverse volte: erano 477-459 mercoledì, poi 462 e di nuovo 475. Venerdì, infine, nuovo cambio, a quota 476.

Intanto aumenta il triste bilancio del naufragio: le vittime accertate sono finora 58 ed i dispersi, secondo quanto riferito dalla guardia costiera, sono 244. I sopravvissuti sono 174.