Il figlio di Sakineh: “Potrebbero lapidarla”, nuova condanna a 99 frustrate

Pubblicato il 4 Settembre 2010 - 14:01 OLTRE 6 MESI FA

Sakineh Ashtani

Sarebbe solo questone di ore, e domani all’alba Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione potrebbe essere uccisa. Nonostante gli appelli e la mobilitazione internazionale. A lanciare l’allarme è il figlio di Sakineh, Sajjad Ghaderzadeh, che ha diffuso una lettera aperta datata 3 settembre ma diffusa solo ora.

“E’ un conto alla rovescia” dice il figlio di Sakineh, che non ha nessuna fiducia nella “procedura ufficiale”. Le autorità iraniane, accusa Sajiad, avrebbero estorto la confessione della donna dopo averla violentata. “Sono capaci di tutto – continua – anche di ucciderla senza dirci niente”.

Altra preoccupazione della famiglia deriva dal fatto che, secondo il racconto del figlio, penderebbe sulla testa della donna una nuova condanna a 99 frustrate, oltre quella alla lapidazione per adulterio e tentato omicidio. Parlando della nuova condanna il giovane fa riferimento a un articolo pubblicato dal London Times il 20 agosto, in cui appare una foto della madre. “Per ragioni sconosciute, il London Times ha pubblicato, invece della foto di mia madre, quella di un’altra donna che non indossa il velo – spiega Sajjad – Non siamo in grado di incontrarla dal giorno della sua intervista in tv. Secondo informazioni giunteci dalle donne che sono state rilasciate la scorsa notte dal carcere femminile, la pubblicazione di questa foto ha dato alle autorità carcerarie una scusa per aumentare il loro accanimento contro mia madre”.

“È stata convocata dal giudice che si occupa della cattiva condotta in carcere – aggiunge Sajjad – ed è stata condannata a 99 frustate sulla base della falsa accusa di diffondere la corruzione e l’indecenza, diffondendo quella foto di una donna senza velo che si presume erroneamente che sia lei”.