Gaza: tregua finita, niente proroga. Tornano i razzi

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Agosto 2014 - 08:20 OLTRE 6 MESI FA
Gaza: tregua finita, niente proroga. Tornano i razzi

Gaza: tregua finita, niente proroga. Tornano i razzi

GAZA – Scade la tregua tra Israele e Hamas. Giusto il tempo di dire no ad un prolungamento del cessate il fuoco che alcuni razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza verso Israele, all’alba di venerdì. L’esercito israeliano ha spiegato che “al momento, 10 razzi hanno colpito il sud di Israele. Non si segnalano vittime”. Da parte sua Hamas ha smentito il lancio dei due razzi ma ha annunciato che non intende prolungare ulteriormente il cessate il fuoco di 72 ore con Israele nella Striscia di Gaza. Hamas ha motivato la decisione col rifiuto di Israele di accettare le sue richieste.

Un bambino ucciso e 5 feriti il bilancio della replica di Israele. A questi attacchi, il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Moshe Yalon hanno infatti risposto dando ordine all’esercito israeliano di reagire “con forza” al lancio di razzi. Sono, dunque, riprese le incursioni aeree su Gaza City: un raid ha provocato un’enorme esplosione. Dalla zona si è levata un’enorme colonna di fumo. A Gerusalemme, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha parlato di “forzata” risposta al fuoco da Gaza. E l’esercito in un comunicato ha spiegato di aver colpito “centrali del terrorismo”.

I colloqui tra le due parti, mediati dall’Egitto, sono in salita. Hamas ribadisce che non ci sarà nessuna tregua se Israele non toglie l’embargo imposto alla Striscia in dal 2006. Israele ribatte che il blocco su Gaza continuerà fino a quando non ci sarà la smilitarizzazione della Striscia dai razzi oltre che dai tunnel e quindi il sostanziale disarmo delle fazioni palestinesi. Il disarmo è “impossibile in quanto l’esercito della resistenza è la sola garanzia per un accordo”, ha ribattuto Mussa Abu Marzuk, il numero due di Hamas.

Il bilancio dei morti. Secondo il ministero della Sanità palestinese le vittime dell’operazione “Barriera difensiva” lanciata da Israele l’8 luglio sarebbero quasi 1.900, tra cui 430 bambini, 243 donne e 79 anziani. Oltre 9.567 sarebbero invece i feriti, tra i quali 2.878 bambini, 1.854 donne e oltre duemila anziani.