Google, manager assolti in appello: “Violazione privacy, fatto non sussiste”

Google, manager assolti in appello: “Violazione privacy, fatto non sussiste”

MILANO – I tre manager di Google accusati di violazione della privacy sono stati assolti dalla Corte d’Appello di Milano. I manager erano finiti nei guai per un video pubblicato in rete che mostrava un minorenne disabile insultato e vessato dai compagni di scuola. La sentenza di primo grado aveva condannato i manager a 6 mesi, ma in secondo grado è stata decisa l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”.

Il collegio ha confermato anche l’assoluzione che era già arrivata in primo grado per un quarto imputato, che rispondeva solo di diffamazione (caduta anche l’accusa di diffamazione per gli altri tre manager). La sentenza di primo grado emessa nel febbraio 2010 aveva fatto il giro del mondo perché si trattava del primo processo a livello internazionale per pubblicazione di contenuti sul web che vedeva tra gli imputati dei responsabili di un provider di internet.

Le condanne erano state criticate dall’ambasciata Usa a Roma e anche dalla stampa statunitense perché erano ritenute una sorta di censura alla libertà del web. Il filmato che ritraeva un minorenne sottoposto ad angherie ed insulti da parte dei compagni di classe di un istituto tecnico di Torino era stato caricato su Google video l’8 settembre del 2006 dove era stato ‘cliccatissimo’ per circa 2 mesi.

Giulia Bongiorno, avvocato difensore dei manager di Google Inc. ha dichiarato: “Assoluta soddisfazione, ma nessuna sorpresa; onestamente la condanna si basava sul nulla”. La sentenza di assoluzione, ha proseguito il legale, è ”una giusta conseguenza”.

Rispondendo alle domande dei cronisti l’avvocato ha spiegato che ”i controlli ci sono, ma non competono a Google”, non è stato riconosciuto cioè una sorta di ”maxi controllo”, non c’è questo ulteriore obbligo, come per esempio per un direttore di un giornale. L’avvocato ha sottolineato che bisognerà poi attendere le motivazioni.

”Siamo molto felici che la decisione di primo grado non sia stata confermata e che la Corte d’Appello abbia riconosciuto l’innocenza dei nostri colleghi”. E’ quanto si legge in una nota di Giorgia Abeltino, policy manager di Google in Italia diffusa dopo l’assoluzione dei tre manager dall’ipotesi di violazione della privacy in relazione al video in cui un minore disabile veniva vessato dai compagni di scuola.

“Anche in questo frangente – prosegue la nota – il nostro pensiero va al ragazzo e alla sua famiglia, che in questi anni hanno dovuto sopportare momenti difficili”.

Gestione cookie