Card. Mahony: “Preti pedofili, anche io sbagliai”

Pubblicato il 5 Marzo 2013 - 09:53| Aggiornato il 29 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Sugli abusi anche io ho sbagliato”: a parlare è l’ex arcivescovo di Los Angeles, Roger Mahony, accusato di aver coperto abusi sessuali di preti sui minori nella propria diocesi. “Nella Chiesa – dice – a lungo abbiamo confuso questo flagello per un peccato e una debolezza morale“. ”Non avevo capito la vera natura del problema e che coloro che commettono abusi continuano a perpetrare i loro crimini. Queste cose non erano ben comprese allora come lo sono oggi”. Mahony in un’intervista al Corriere della Sera fa autocritica ma rivendica comunque il merito di aver ”eliminato il flagello” e sottolinea che ”sulla pedofilia nella Chiesa è giusto che l’opinione pubblica conosca la realtà”.

In passato ”molti di noi nella Chiesa vedevamo questo flagello attraverso l’ottica della Chiesa, come un peccato e una debolezza morale. Ed è tutte e due queste cose. Ma abbiamo confuso questa nostra convinzione morale con quanto era necessario per risolvere il problema”, dice Mahony. ”Chiunque consulti la letteratura psicologica e psichiatrica dell’epoca – si giustifica – vedrà che ho applicato l’approccio professionalmente suggerito allora per tutte le istituzioni”, prosegue il cardinale.

”Cercavamo di seguire le migliori pratiche di quel periodo. Ma svegliati dalla realtà, ho fatto di tutto per riparare a questi crimini. Già nel 1994 la diocesi di Los Angeles ha reclutato un giudice civile laico in pensione per presiedere un ‘Sexual Abuse Advisory Board‘ chiamato a investigare i casi di abusi segnalati”. ”Il mio errore è stato di non applicare le funzioni di tale comitato anche ai casi precedenti. Ero più concentrato sui nuovi casi. Però è stato un errore cui ho rimediato completamente dal 2002”, racconta Mahony. In quell’anno, dopo l’incontro dei vescovi degli Stati Uniti a Dallas, ”ho rinforzato le procedure esistenti: ho assunto alcuni ex agenti del Fbi per investigare sulle denunce di abusi e presentare rapporti finali al Consiglio, e ho anche stabilito che prima di iniziare a lavorare con bambini e minorenni nelle parrocchie, nelle scuole, nei seminari tutti gli adulti siano obbligati a subire un ‘background check”’.

”Nelle nostre scuole – aggiunge – teniamo lezioni per spiegare ai minorenni come riconoscere una situazione di pericolo”. ”Sulla richiesta di esclusione dal Conclave, ”per me, a livello personale, è stato un momento difficile”, spiega Mahony. ”Dopo vent’anni si è tornato a parlare degli abusi come se nel frattempo non avessimo fatto nulla”.