Miss Universo, vince la indiana Harnaaz Sandhu, tra le pressioni contro Israele a sostegno dei palestinesi Miss Universo, vince la indiana Harnaaz Sandhu, tra le pressioni contro Israele a sostegno dei palestinesi

Miss Universo, vince la indiana Harnaaz Sandhu, tra le pressioni contro Israele a sostegno dei palestinesi

Miss India, Harnaaz Sandhu, è stata incoronata ieri Miss Universo nella città di Eilat, in Israele, durante un’edizione che ha visto contestazioni e boicottaggi a sostegno dei palestinesi, oltre alle complicazioni dovute alla pandemia di Covid. 

Miss Universo, vince la indiana Harnaaz Sandhu, tra le pressioni anti Israele

Harnaaz Sandhu ha vinto il primo premio nella località del Mar Rosso battendo la concorrente del Paraguay Nadia Ferreira e quella del Sudafrica Lalela Mswane, arrivata seconda.

Il ministero sudafricano della Cultura aveva esortato la concorrente a stare lontano da Eilat, citando “atrocità commesse da Israele contro i palestinesi”.

La presenza a Miss Universo in Israele delle candidate di Marocco e Bahrain

Le 80 concorrenti della 70esima edizione del concorso includevano anche Miss Marocco, Kawtar Benhalima, e Miss Bahrain, Manar Nadeem Deyani, le cui nazioni a maggioranza musulmana hanno normalizzato i legami con Israele lo scorso anno.

In un’intervista della fine del mese scorso, l’uscente Miss Universo, Andrea Meza, del Messico, ha affermato che il concorso dovrebbe evitare la politica: “Miss Universo non è un movimento politico né religioso. Riguarda le donne e ciò che possono offrire”.

L’assenza delle candidate dei Paesi musulmani

L’Indonesia e la Malesia, Paesi a maggioranza musulmana che non hanno relazioni diplomatiche con Israele, non hanno inviato proprie concorrenti ma entrambi hanno parlato di assenza dovuta a complicazioni legate alla pandemia di Covid.

Anche gli Emirati Arabi Uniti, che lo scorso anno hanno normalizzato i rapporti con Israele e dove proprio ieri il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha compiuto una visita storica, non hanno inviato una candidata, affermando che ciò era “dovuto ai limiti di tempo” nella selezione della vincitrice nazionale.

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