Pakistan: nuove strategie Usa e droni a volontà contro i talebani

Pubblicato il 11 Dicembre 2009 - 09:27 OLTRE 6 MESI FA

Un raid condotto da un velivolo Usa senza pilota avrebbe ucciso “un alto dirigente di Al Qaeda” in Pakistan. Per le autorità locali nel blitz sono stati uccisi quattro militanti arabi mentre fonti americane hanno sostenuto invece che il bersaglio era molto più importante, anche se non si tratterebbe né di Osama né del suo braccio destro Ayman Al Zawahiri.

L’incursione è stata lanciata per la prima volta nel Sud Waziristan, una regione di confine dove talebani e qaedisti hanno i loro rifugi. Il drone ha colpito con un paio di missili un edificio nella località di Tanga.

La nuova strategia varata dal Pentagono e incoraggiata dalla Casa Bianca prevede infatti un incremento dei raid dei velivoli senza pilota sul territorio pachistano. Non solo per numero, ma anche con un raggio d’azione più ampio. In questo modo gli Usa ritengono di poter esercitare una forte pressione sui militanti raggiungendoli nei loro nascondigli.

I pachistani hanno mantenuto, a riguardo, un atteggiamento vago. A livello ufficiale sono contrari alle azioni dei Predator perché ritengono provocano tensioni tra la popolazione, a volte coinvolta nei bombardamenti. Ma, al tempo stesso, ci sono indicazioni su una probabile collaborazione tra gli 007 locali e quelli americani.

È invece certo l’aiuto che la Cia ha ricevuto da parte dei contractors della “Blackwater”, società di sicurezza privata oggi ribattezzata “Xe”. Il “New York Times” ha rivelato che gli uomini della compagnia sono stati coinvolti, in passato, in azioni clandestine al fianco degli agenti Cia. In particolare i contractors hanno partecipato ad operazione contro i qaedisti in Iraq.