Roman Abramovich e i negoziatori ucraini avvelenati? I sintomi che hanno accusato

Roman Abramovich e i negoziatori ucraini potrebbero essere stati avvelenati dopo incontro a Kiev. Zelensky invece non ha accusato sintomi.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Marzo 2022 - 18:29 OLTRE 6 MESI FA
Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di avvelenamento dopo incontro a Kiev

Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di avvelenamento dopo incontro a Kiev (foto Ansa)

Roman Abramovich e i negoziatori ucraini sono stati avvelenati? L’oligarca russo Roman Abramovich e i negoziatori ucraini hanno sofferto sintomi di sospetto avvelenamento dopo un incontro a Kiev all’inizio del mese. 

Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il sospetto attacco potrebbe essere stato commesso da alcuni a Mosca che volevano sabotare le trattative per mettere fine alla guerra.

Aggiornamento delle ore 19:00.

Abramovich e i negoziatori ucraini avvelenati? Ecco i sintomi che hanno accusato

Fra i sintomi riscontrati dopo l’incontro a Kiev all’inizio del mese c’erano “occhi rossi, desquamazione della pelle sul viso e sulle mani”. Da allora, riporta il Wall Street Journal, le loro condizioni di salute sono migliorate e non appaiono in pericolo.

Abramovich e i negoziatori ucraini avvelenati? Zelensky non ha avuto alcun problema

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha incontrato Abramovich, non ha avuto alcun problema.

Gli esperti occidentali che stanno esaminando l’incidente ritengono che sia difficile determinare se i sintomi siano stati causati da un agenti chimico o biologico, o se si sia trattato di un attacco con radiazioni elettromagnetiche.

Abramovich conferma sospetto avvelenamento

Una portavoce di Roman Abramovich ha confermato il sospetto avvelenamento patito a inizio marzo dall’oligarca russo a margine di uno dei primi incontri negoziali fra le delegazioni di Mosca e di Kiev sulla guerra in corso in Ucraina.

Lo riportano la Bbc e altri media del Regno Unito, dove Abramovich – che ha anche la cittadinanza israeliana e che è al momento colpito dalle sanzioni britanniche e da quelle dell’Ue, ma non dagli Usa – è stato a lungo residente, in veste fra l’altro di patron della squadra di calcio del Chelsea. La rivelazione era stata anticipata dal Wall Street Journal e poi dal sito Bellingcat.